sabato 1 aprile 2017
Rivelati i test alla base del bando sui voli imposto dagli Stati Uniti e da altri Paesi. I nuovi esplosivi sfuggono ai controlli
Dal 21 marzo per chi transita dagli aeroporti statunitensi è vietato portare in cabina pc o lettori digitali

Dal 21 marzo per chi transita dagli aeroporti statunitensi è vietato portare in cabina pc o lettori digitali

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Daesh e altri gruppi terroristici hanno sviluppato un sistema innovativo per nascondere esplosivo in attrezzature elettroniche, come computer portatili, che secondo test effettuati dal Fbi sin dallo scorso anno, non possono essere in alcun modo individuati nei normali controlli effettuati negli aeroporti. Un terrorista dotato di uno di questi nuovi ordigni irrilevabili potrebbe salire a bordo dell'aereo e farlo deflagrare in volo causando una carneficina.
Lo riferisce la Cnn citando fonti di intelligence secondo le quali questi gruppi hanno anche rubato da diversi scali componenti dei sistemi di controllo dei bagagli usati negli aeroporti per effettuare test e accertare così e i loro nuovi ordigni siano o meno rilevabili. Questi gli elementi raccolti negli ultimi mesi dagli 007 Usa che hanno indotto il presidente Donadl Trump - e poi anche il Regno Unito che ha le stesse informazioni di intelligence - a vietare dal 21 marzo di portare a bordo nel bagaglio a mano pc o iPad su una decina di linee aeree di 8 Paesi nordafricani e mediorientali, obbligandoli ad inserire questi oggetti dentro il bagaglio da stiva, non raggiungibile dalla cabina. Un provvedimento che è stato però contestato dalla Iata, l'associazione delle compagnie di volo.
Per il Fbi i terroristi avrebbero sviluppato un sistema per inserire quantità minime di esplosivo ma di enorme potenza negli interstizi presenti nei computer portatili, nelle vicinanze delle parti dove vengono alloggiate le batterie. Il tutto consentirebbe così al pc di essere accesso e funzionare normalmente come in alcuni Paesi viene accertato prima i autorizzare che il computer salga a bordo con il passeggero.

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