sabato 25 settembre 2010
Il congelamento delle colonie ebraiche deve essere totale. Da New York il premier palestinese respinge qualsiasi compromesso e fa calare il gelo sui negoziati di pace appena riavviati in pompa magna dalla Casa Bianca. Alta la tensione a Gerusalemme Est, dove un neonato palestinese sarebbe rimasto soffocato dai gas lacrimogeni.
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Il congelamento delle colonie ebraiche deve essere totale. Da New York dove si trova in questi giorni per l'Assemblea Generale dell'Onu, il premier palestinese Abu Mazen respinge qualsiasi compromesso (al quale il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta faticosamente lavorando) e fa calare il gelo sui negoziati di pace appena riavviati in pompa magna dalla Casa Bianca.Le parole di Abu Mazen, affidate ad un suo portavoce, cadono come un macigno sul Palazzo di Vetro a 24 ore esatte dalle parole positive del presidente Usa Barack Obama, pronto ad accogliere l'anno prossimo il 193esimo Paese dell'Onu, la Palestina. Nel suo intervento Obama aveva invitato Israele a «estendere la moratoria sui nuovi insediamenti», una posizione condivisa dall'Europa, Italia inclusa.«Bisogna mantenere un blocco totale a nuovi insediamenti nei territori palestinesi, compresa Gerusalemme: rifiutiamo una soluzione parziale», ha detto il portavoce di Abu Mazen, mentre gli israeliani ipotizzavano soluzione di compromesso sulla moratoria «approvata da tutte le parti».La moratoria sugli insediamenti scadrà domenica e contatti diplomatici sarebbero in corso a Washington per la ricerca di una formula che consenta di proseguire i negoziati anche dopo la scadenza di domenica. Molto preoccupato è apparso anche re Abdullah di Giordania. Se falliranno i negoziati di pace appena avviati di nuovo in Medio Oriente, gli Stati Uniti saranno loro malgrado coinvolti di nuovo in una guerra, ha detto il re a The Daily Show, la popolare trasmissione tv satirica americana di John Stewart.GERUSALEMME EST: ALTA TENSIONE, NEONATO SOFFOCATO DAI GAS LACRIMOGENIA Gerusalemme est è iniziata un'altra giornata di tensione dopo che nella nottata è deceduto un bambino palestinese di 14 mese, Muhammed Abu Sneneh, soffocato da gas lacrimogeni. Lo riferisce la agenzia di stampa palestinese Maan secondo cui la disgrazia è avvenuta nel villaggio palestinese di Issawia, alla periferia di Gerusalemme dove nella serata di ieri si sono verificati disordini di piazza che la polizia ha disperso con gas lacrimogeni.Un portavoce della polizia israeliana ha detto di non essere al corrente che alcun palestinese abbia avuto bisogno di cure mediche dopo i disordini di ieri, avvenuti anche nei rioni Ras el-Amud e di Silwan. Proprio a Silwan, alle pendici della Città vecchia, ha avuto inizio la attuale tensione che regna a Gerusalemme quando mercoledì un abitante del quartiere è stato ucciso da una duardia privata israeliana che era stata aggredita.
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