giovedì 17 febbraio 2011
Sherry Rehman, parlamentare del Pakistan Peoplès Party, la donna che aveva presentato al Parlamento pakistano una mozione per modificare la legge sulla blasfemia, è stata formalmente incriminata per blasfemia. Lo rende noto Fides, l'agenzia della Congregazione vaticana di Propaganda Fide.
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Sherry Rehman, parlamentare del Pakistan Peoplès Party, la donna che aveva presentato al Parlamento pakistano una mozione per modificare la legge sulla blasfemia, è stata formalmente incriminata per blasfemia. Lo rende noto Fides, l'agenzia della Congregazione vaticana di Propaganda Fide.La decisione è stata presa da un tribunale di Multan, che ha dato incarico alla polizia locale di registrare l'accusa di blasfemia contro la Rehman. La Corte ha accolto la denuncia di un commerciante locale, che accusa la donna di blasfemia per un discorso tenuto in televisione nel novembre 2010. Nelle scorse settimane vi erano stati altri tentativi di incriminarla, ma altri tribunali pakistani avevano negato l'autorizzazione.L'incriminazione crea "sconforto e profondo sconcerto nella comunità cristiana" che, come conferma una autorevole fonte locale di Fides, vede realizzarsi i suoi timori: che passi l'idea di definire "blasfemo", e dunque di poter incriminare, chiunque si opponga alla legge sulla blasfemia.
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