sabato 27 novembre 2010
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Sdegno e disappunto nella comunità cristiana in Pakistan. Chaudhry Naeem, il ricco avvocato musulmano accusato di aver stuprato e ucciso Shazia Bashir, ragazza cristiana di 12 anni uccisa nel gennaio 2010, è stato assolto, ne da conto l'agenzia FidesL'avvocato Naeem, incriminato insieme con suo figlio Haris e sua moglie Ghzala, è stato assolto per mancanza di prove da un tribunale di primo grado a Lahore. La famiglia era accusata di aver costretto la ragazza a lavorare come domestica nella loro casa, di fatto sequestrandola, e di averle usato violenza. Secondo la difesa, il verdetto di assoluzione si basa sul fatto che l’accusa non ha potuto dimostrare, con prove mediche inconfutabili, che la ragazza sia stata violentata e uccisa. Il rapporto medico giunto in tribunale afferma che Shazia “è deceduta di morte naturale, a causa di una malattia della pelle”. Le prove testimoniali della madre di Shazia e dei suoi fratelli non sono state ritenute sufficienti dalla Corte.Peter Jacob, Segretario Esecutivo della “Commissione Giustizia e Pace” dei Vescovi pakistani commenta sempre a Fides: “E’ disgustoso. Questo verdetto dimostra che alcuni personaggi sono ‘al di sopra della legge’. Tali sentenze garantiscono l’impunità: per questo fenomeni come abusi dei diritti umani, lavoro minorile, violenza sulle donne continueranno a fiorire. L’opera di organizzazioni come la nostra, impegnate per la tutela dei diritti umani, diventa così più difficile. Il verdetto dimostra ancora una volta l’inefficienza e la scarsa indipendenza dei tribunali ed è la prova di come si possono pilotare i giudizi”.
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