venerdì 30 maggio 2014
​Lo ha annunciato il leader del fronte popolare di Lugansk. Un altro caso nella città di Severodonetsk:  si sono perse le tracce di altri quattro osservatori e del loro interprete.
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​I mliziani filorussi della regione di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, hanno annunciato la liberazione di quattro osservatori dell'Osce che erano stati fermati martedì scorso. Sono stati liberati, ha spiegato il leader del Fronte popolare di Lugansk, Alexei Cmilenko, "quando è stato appurato che sono rappresentanti dell'organizzazione internazionale e non agenti provocatori". Gli osservatori, un estone, un turco, uno svizzero e un danese, sono stati avvertiti che non devono spostarsi se non accompagnati e con la documentazione adeguata". La notizia è confermata da fonti diplomatiche occidentali. Ieri Viaceslav Ponomariov, il sindaco "popolare" di Sloviansk, roccaforte dei separatisti filorussi nell'est ucraino, lo aveva preannunciato. Intanto un nuovo caso è stato denunciato dall'Osce e riguarda altri quatto osservatori e un interprete ucraino che sono stati intercettati da uomini armati ieri a 100 chilometri a nord di Lugansk, nella città di Severodonetsk. Da quel momento -fa sapere l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa- non si sono avuti più contatti con il team. I frequenti sequestri, spesso accompagnati da informazioni frammentarie e poco chiare, rendono pericolosa l'attività dei 280 osservatori dell'Osce sprovenienti da 41 Paesi schierati in Ucraina, di cui 200 civili.
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