mercoledì 30 giugno 2010
Sette anni di carcere per il leader induista Pradhan colpevole di omicidio: era accusato da una bimba. Imputato anche dello stupro di una suora. Rapporto denuncia: si sta ramificando nello Stato un sistema scolastico parallelo, discriminatorio e fortemente xenofobo. La «rete» può contare su 800 istituti. Già arruolati circa 12mila insegnanti.
COMMENTA E CONDIVIDI
La condanna a sette anni di carcere duro inflitta ieri a Manoj Pradhan dal tribunale di Phulbani, uno dei due che in Orissa giudicano per direttissima i responsabili delle violenze del 2008 in Kandhamal, è la prima ad alto livello di un politico. I capi d’imputazione contro Pradhan riguardavano l’assassinio di Parikhita Digal, un cristiano del villaggio di Budedi e le azioni compiute dagli estremisti da lui guidati. Determinante per la condanna è stata la testimonianza della figlia dell’ucciso, una bambina che all’epoca dei fatti aveva quattro anni che ha indicato senza alcun tentennamento nell’esponente politico l’uomo che aveva versato kerosene sul padre dandogli fuoco.Su Pradhan pendono altri sette procedimenti giudiziari, di cui tre per omicidio e uno per lo stupro, il 27 agosto 2008, di una suora. Dal carcere, Pradhan ha partecipato alle elezioni del maggio 2009. Eletto come rappresentate del Bharatiya Janata Party nel distretto di Udaigiri, dal dicembre 2009 ha partecipato sotto il regime di libertà vigilata alle riunioni del Parlamento locale.Proprio grazie a personaggi come Pradhan si deve anche un fenomeno le cui dimensioni vanno dischiudendosi proprio in questi giorni. Si tratta della rete di scuole fondate e gestite, in particolare, dal Rashtriya Swayamsevak Sangh (Corpo dei volontari nazionali), uno dei movimenti capofila dell’hinduttva (induità), ovvero dei fautori di «un’India per i soli indù» di cui il Bharatiya Janata Party è la maggiore espressione politica nel Paese.«L’Rss è alla guida del movimento che va penetrando con successo il sistema scolastico, sia alla base, aprendo un gran numero di scuole, sia ai vertici del sistema educativo controllandone varie commissioni», dice il rapporto preparato da Angana Chaterjee, docente di Antropologia sociale e culturale all’Istituto di studi integrali della California. Dal 1978, il movimento fondamentalista e xenofobo ha aperto quasi 800 scuole, dotandole di 12mila insegnanti. Questa iniziativa, inizialmente mutuata, come altre di carattere educativo e sociale, dalla prassi del cristianesimo, ha di fatto superato di gran lunga simili iniziative di matrice cristiana e oggi ne minaccia direttamente o indirettamente l’esistenza. «Una intera generazione sta crescendo secondo l’indottrinamento dell’hinduttva: una strategia deviante che insegna ai giovani l’odio», prosegue lo studio della Chatterjee, che sottolinea come oggi su 10 studenti che accedono agli studi medi nell’Orissa, 55 escono da questo sistema scolastico parallelo cresciuto tra l’indifferenza del governo centrale.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: