venerdì 27 agosto 2010
Dall'Onu arriva un monito alla Francia contro il rimpatrio dei rom, e anche la Commissione Ue se ne occuperà la settimana prossima. Ma Parigi replica: siamo in linea con la legislazione europea e gli impegni internazionali.
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Il Comitato dell'Onu per l'eliminazione della discriminazione razziale ha esortato oggi la Francia ad "evitare i rimpatri collettivi" di Rom e di adoperarsi per soluzioni durature. In una serie di raccomandazioni rese note oggi a Ginevra, gli esperti indipendenti membri del Comitato esprimono inoltre preoccupazione per l'aumento "di manifestazioni e di violenze a carattere razzista nei confronti dei Rom". Il Comitato si dice anche preoccupato per i "discorsi politici di natura discriminatoria". Nelle loro conclusioni sulla Francia - rese note al termine di una sessione di lavoro nel corso della quale sono stati esaminati i rapporti periodici della Francia ed altri dieci Paesi - gli esperti del Comitatoprendono atto delle informazioni fornite da Parigi sui rimpatri volontari dei Rom nei loro Paei d'origine, ma evocano informazioni secondo le quali alcuni Rom sono stati "rinviati in modo collettivo nei loro Paesi d'origine  senza che sia stato ottenuto il consenso libero, pieno e informato di tutti gli individui interessati". Il Comitato è "anche preoccupato per la difficile situazione dei membri della comunità Rom per l'esercizio dei loro diritti economici, sociali e culturali.Situazione all'esame della Commissione Ue.Vertice Bruxelles-Parigi martedì prossimo sulla questione Rom in Francia. A sbloccare la situazione è stata la telefonata di ieri tra il primo ministro francese, Francois Fillon, e il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso. Colloquio in seguito al quale - hanno spiegato i portavoce dell'esecutivo europeo - è stato deciso un incontro il 31 agosto a Bruxelles tra i ministri francesi e i commissari europei competenti. In particolare, per la Commissione Ue parteciperanno alla riunione la vicepresidente  Viviane Reding, la commissaria agli affari interni, Cecilia Malmstrom, e quello agli affari sociali, Laszlo Andor.Il vertice sarà quindi seguito mercoledì e giovedì dalla riunione della Commissione Ue (che si terrà sotto forma di seminario), nell'ambito della quale - hanno ribadito i portavoce di Bruxelles - la commissaria Reding terrà una relazione sulla situazione dei Rom in Francia: "Si tratterà di un'analisi legale e politica" delle misure prese da Parigi, è stato spiegato. Intanto - sempre secondo quanto riferiscono i portavoce della Commissione Ue - Fillon nel corso della telefonata a Barroso ha assicurato come le decisioni attuate dalle autorità francesi "sono completamente conformi al diritto comunitario".La risposta di Parigi.La Francia "rispetta scrupolosamente la legislazione europea" e "i suoi impegni internazionali" per quanto riguarda i rom. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, in rispostaall'appello dell'Onu a "evitare i rimpatri". La Francia, precisa il ministero, riconosce che i rom bulgari e rumeni in quanto cittadini europei godono "della libertà di circolazione e del diritto al soggiorno sul territorio degli Stati membri", ma sottolinea che questo non si traduce in "un diritto incondizionato disoggiorno".  La loro permanenza, prosegue la nota, è condizionata al "rispetto dell'ordine pubblico" e delle "risorse sufficienti", e "la valutazione di tali elementi risulta da un esame specifico di ogni situazione individuale". Le persone rimpatriate, precisa in conclusione il Quai d'Orsay, hanno inoltre beneficiato di un aiuto economico umanitario di 300 euro.
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