martedì 25 agosto 2009
Scelto da Bush nel 1006, il presdiente della Federal Reserve viene confermato: «Ha affrontato in maniera coraggiosa la crisi economica e finanziaria». La Casa Bianca intanto prevede un calo del pil del 2,8% per l'anno corrente e una ripresa del 2% nel 2010.
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Barack Obama ha annunciato oggi la riconferma di Ben Bernanke alla guida della Federal Reserve per un secondo mandato. Bernanke era stato scelto dal predecessore di Obama George W. Bush nel 2006: è noto il suo orientamento politico repubblicano.Nell'occasione Obama, parlando dalla località di Martha's Vineyard dove si trova in vacanza con la famiglia, è tornato a parlare della situazione economica: "Come ho detto in precedenza, la strada per un sistema finanziario in salute e una piena ripresa economica è ancora lunga". Il capo della Casa Bianca ha constatato che l'industria automobilistica comincia a dare segni di vita. "I mercati di immobiliare e del credito sono stati salvati dal collasso", ha spiegato Obama.Parlando della riconferma di Bernanke, Obama ha aggiunto: "Come esperto delle cause della Grande Depressione - dice Obama per motivare la sua scelta - sono certo che Ben non avrebbe mai immaginatodi far parte di una squadra incaricata di evitarne un'altra". "Grazie al suo coraggio - aggiunge - al suo temperamento, al suo coraggio e alla sua creatività è riuscito ad evitare proprio questo. E questo è il motivo per cui lo riconfermerò per un nuovo mandato come presidente ella Fed"."Il presidente - ha commentato Rahm Emanuel, capo dello staff di Obama - ritiene che Ben abbia fatto un grande lavoro come presidente della Fed, che abbia aiutato l'economia ad attraversare uno dei suoi peggiori periodi dalla Grande depressione e che abbia essenzialmente allontanato l'economia dall'orlo di quella che avrebbe potuto essere una seconda Grande depressione".I numeri della crisi e della ripresa americana. L'amministrazione Obama rivede al ribasso le stime per il deficit federale 2009 di 262 milioni di dollari a 1.580 miliardi, ma alza le stime per il deficit 2010-2019 di 2.000 miliardi a 9.000 miliardi rispetto a 7.000 miliardi inizialmente previsti. Il taglio delle stime del deficit 2009 riflette il bisogno di minori interventi sul fronte del mercato finanziario. "Ci aspettiamo che le politiche in atto per riparare il sistema finanziario costerà ai contribuenti meno del previsto" afferma Christina Romer, numero uno del consiglio economico degli advisor della Casa Bianca illustrando le nuove stime.L'amministrazione, nella prima revisione del budget di metà anno, fotografa un Paese in via di stabilizzazione, con un'economia che inizia a riprendersi. Ma osserva anche che ci sarà un periodo prolungato di debolezza economica, con occupazione in calo e spese del governo non sostenibili. Sul fronte della disoccupazione le stime odierne della Casa Bianca risultano peggiori di quelle di febbraio, quando l'amministrazione prevedeva un tasso di disoccupazione all'8,1% nel 2009. In base alle nuove stime, la disoccupazione raggiungerà il proprio picco nel prossimo anno e mezzo, toccando il 10%. Nel 2009 la disoccupazione dovrebbe attestarsi al 9,3%, nel 2010 al 9,8%. "Prevediamo che la disoccupazione salirà al 10% per alcuni mesi e trimestri" osserva Romer.La Casa Bianca prevede inoltre per quest'anno una contrazione dell'economia del 2,8%, a fronte del -1,2% stimato in precedenza. Per il 2010 l'amministrazione prevede un +2% per il pil, al ribasso rispetto al +3,2% stimato in febbraio. La revisione "riflette le nuove informazioni ricevute nel corso di quest'anno" spiega Peter Orszag, numero uno dell'Office of Management and Budget della Casa Bianca. L'andamento del debito pubblico americano fotografa le severità dei conti pubblici americani: il debito pubblico si attesterà ai massimi dalla Seconda Guerra mondiale. Il debito risulterà pari al 66,3% del pil nel 2010, ai massimi dal 1940, quando era pari al 121% del pil. L'amministrazione - aggiunge Orszag - illustrerà nella proposta di budget 2011 i dettagli del "progetto per mettere il paese su un cammino fiscale sostenibile".
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