L’ennesimo prete cattolico ucciso in Nigeria a sangue freddo. In un agguato per strada. Padre Charles Onomhoale Igechi stava tornando dai doveri pastorali nell'arcidiocesi di Benin City, nel sud del Paese, quando alcuni colpi d’arma da fuoco l’hanno raggiunto al petto. Un’altra grave perdita per la chiesa cattolica nigeriana sotto attacco che, invano, continua a chiedere la protezione delle autorità.
«La morte di padre Charles è per tutti noi un grande choc – ha commentato l'arcivescovo di Benin City, Augustine Obiora Akubeze –. Il giovane religioso avrebbe dovuto celebrare il suo primo anniversario sacerdotale questo 13 agosto». L’aggressione è avvenuta mercoledì ed è l’ultima di una serie di rapimenti e uccisioni che continuano a prendere di mira i preti cattolici con quasi una totale impunità rispetto ai responsabili di questi crimini. «L'agenzia di sicurezza competente è stata informata e attualmente sta lavorando al caso – hanno confermato subito le autorità –. I responsabili di tale atto verranno portati davanti alla giustizia».
Negli ultimi due mesi sono stati registrati almeno tre sequestri di sacerdoti in seguito ad agguati stradali nel sud del Paese. L’arcidiocesi ha celebrato ieri una Messa per «il pacifico riposo di padre Charles” presso la cappella del Centro pastorale “Bishop Kelly” e hanno sollecitato tutte le parrocchie» a pregare per una situazione sempre più preoccupante». Il 2 giugno padre Stanislaus Mbamara, un sacerdote cattolico della diocesi di Nnewi, è stato rapito e successivamente liberato. Il mese scorso, padre Matthias Opara, sacerdote dell'arcidiocesi di Owerri, è stato rapito mentre tornava da un funerale ed è stato in seguito rilasciato la domenica di Pentecoste.
Padre Jude Kingsley Maduka, un sacerdote cattolico della diocesi di Okigwe, è stato catturato il 19 maggio e liberato dopo tre giorni di dura prigionia. Nel 2022 almeno 4i sacerdoti cattolici nigeriani sono stati uccisi e altri 30 sono stati rapiti in 39 attacchi spesso ricollegabili al terrorismo.