giovedì 27 febbraio 2014
È di almeno 32 morti il bilancio di tre attentati sferrati dai miliziani di Boko Haram a Kano, nel nord-est della Nigeria, nel giorno in cui il presidente francese, Francois Hollande, è arrivato in visita nella capitale Abuja. Secondo l'Onu sono 300mila gli sfollati a causa delle violenze dei fondamentalisti islamici.
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COMMENTO Il serpente della jihad
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È di almeno 32 morti il bilancio di tre attacchi sferrati dai miliziani di Boko Haram a Kano, nel nord-est della Nigeria, nel giorno in cui il presidente francese, Francois Hollande, è arrivato in visita nella capitale Abuja. Un "gran numero di miliziani di Boko Haram" ha preso di mira un college cristiano e uffici dell'amministrazione locale, ha riferito il presidente del governo del distretto, Maina Ularamu, sottolineando che gli uomini armati si sono divisi in tre gruppi per attaccare obiettivi diversi. Hollande, che si trova nel Paese africano in occasione del centenario dell'unificazione della Nigeria, nel corso di una conferenza sulla sicurezza, ha promesso il sostegno della Francia per contrastare il terrorismo. "La vostra lotta è la nostra lotta", ha dichiarato il titolare dell'Eliseo, sottolineando che "la lotta al terrorismo è una lotta per la democrazia". Intanto sono circa 300mila, il 51% dei quali bambini, gli sfollati nel Nord-Est della Nigeria a causa delle violenze da parte del gruppo jihadista dei Boko Haram. Lo hanno annunciato oggi le Nazioni Unite. In tre Stati del nord-est del Paese - Adamawa, Borno e Yobe - è stato dichiarato lo stato di emergenza dal 14 maggio del 2013, da quando cioè l'esercito ha lanciato un'offensiva contro il gruppo fondamentalista. Dal 2009 gli attacchi degli jihadisti hanno causato migliaia di morti.
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