giovedì 29 maggio 2014
La processione a Monte Berico quest’anno sarà dedicata alla preghiera per i due fidei donum e per la suora canadese sequestrati il 4 aprile in Camerun di cui non sia ha nessuna notizia. Zaia lancia l'hashtag #bringbackourmissionaries su Twitter.
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A conclusione del mese di maggio, particolarmente dedicato alla devozione mariana, il vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol invita tutti i fedeli, i preti e le religiose della diocesi a unirsi nuovamente in preghiera ricordando i sacerdoti vicentini e la suora canadese rapiti in Camerun da ormai 2 mesi. L’appuntamento è sabato 31 maggio per la tradizionale processione orante che partendo alle 20.30 dalla cappella del Cristo salirà, lungo i portici, al santuario di Monte Berico. Il percorso sarà scandito dalla preghiera del Rosario, da meditazioni evangeliche e dal ricordo per i preti “fidei donum” don Giampaolo Marta e don Gianantonio Allegri che con suor Gilberte Bussiére, della Congrégation de Notre-Dame de Montreal, sono stati rapiti in Camerun il 4 aprile scorso. In questi mesi non si è avuta alcuna notizia dei rapiti e, nonostante i ripetuti inviti alla fiducia giunti al vescovo dalla Farnesina e dalla diplomazia vaticana, l’apprensione cresce di giorno in giorno. La preghiera è anche un segno di vicinanza ai familiari di don Giampaolo e don Gianantonio, agli altri due preti vicentini tuttora in Camerun don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi e al nuovo vescovo della diocesi di Maroua-Mokolo padre Bruno Ateba Edo, che di recente ha iniziato il suo delicato servizio episcopale in questa terra così povera e sofferente.

Sulla vicenda il Presidente del Veneto Luca Zaia lancia su Twitter una campagna di mobilitazione, sotto l'hastag #bringbackourmissionaries. «Occorre che ci mobilitiamo a ogni livello - spiega Zaia - per far capire al mondo intero che la confessione religiosa deve sempre essere sinonimo di pace e fraternità e non invece di pratiche abominevoli come il rapimento, le torture o, peggio, l'uccisione di persone colpevoli solo di professare una fede diversa».

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