martedì 8 settembre 2009
Per la prima volta dal raid aereo di una settimana fa nella provincia settentrionale afghana la Nato ha ammesso con un comunicato che nel bombardamento contro un gruppo di guerriglieri hanno perso la vita anche semplici civili
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Per la prima volta dal raid aereo di una settimana fa nella provincia settentrionale afghana di Kunduz, la Nato ha ammesso con chiarezza che nel bombardamento contro un gruppo di Taleban, chiesto dalletruppe tedesche che hanno il controllo della zona, hanno perso la vita anche semplici civili, oltre ai guerriglieri: finora l'Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza sotto comando atlantico, non aveva escluso l'ipotesi di vittime civili, ma senza accennare esplicitamente a morti tra la popolazione. «Un successivo riesame dei fatti ci ha condotto a ritenere che, insieme agli insorti, nell'attacco siano stati uccisi o feriti anche civili afghani», recita un comunicato diramato oggi dal quartier generale dell'Isaf a Kabul.Un bilancio ufficiale dell'eccidio, avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì scorsi, non è ancora stato fornito; sebbene fonti governative in Afghanistan abbiano indicato tra sessanta e oltre novanta coloro che hanno perso la vita, compresi 56 Taleban.
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