giovedì 17 agosto 2023
Il velivolo della Latam, in servizio tra Santiago del Cile e Miami, ha chiesto lo scalo dopo che il pilota era stato colpito da arresto cardiaco. Inutili i soccorsi. I passeggeri: esperienza terribile
Muore il pilota in volo, atterraggio di emergenza

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Un pilota della compagnia aerea cilena Latam è morto per uno scompenso cardiaco durante un volo tra Miami e Santiago del Cile. A darne notizia è stato il quotidiano La Nacion, precisando che è stata la stessa compagnia aerea ad annunciare il decesso del proprio dipendente, in servizio da 25 anni. Con un comunicato Latam Airlines Group ha annunciato che il volo LA505 sulla rotta Miami-Santiago è dovuto atterrare all'aeroporto internazionale di Tocumen, a Panama, a causa di un'emergenza medica di uno dei tre membri dell'equipaggio di comando. La morte dell'uomo - la cui identità ed età non sono state rese note - è stata confermata dopo che l'aereo ha effettuato l'atterraggio di emergenza nell'aeroporto panamense. La compagnia ha precisato che "durante il volo sono stati eseguiti tutti i protocolli di sicurezza necessari per salvaguardare la vita del pilota interessato", aggiungendo che "dopo l'atterraggio e dopo aver ricevuto assistenza a terra, purtroppo il pilota è morto". Il comunicato si conclude con le condoglianze alla famiglia della vittima e con un omaggio ai suoi 25 anni di carriera, "grati per il suo prezioso contributo, lui che si e' sempre distinto per dedizione, professionalita' e impegno".

Da una conversazione registrata e poi diffusa tra una passeggera, di nome Estefany Petersen, con un'infermiera che si trovava a bordo e ha assistito il pilota fino alla fine con altri tre operatori sanitari, è emerso come sia stata "un'esperienza orribile". Il decesso èstato attribuito a un "arresto cardiorespiratorio", ma non mancano le criticita' nei confronti della Latam che - secondo l'infermiera - "deve migliorare il protocollo in caso di emergenze come queste, dove si possono salvare delle vite ma servono i mezzi". Secondo l'operatrice sanitaria, a bordo "non avevamo le scorte necessarie o sufficienti per eseguire una buona rianimazione". Nel suo scambio con la passeggera è comunque venuto fuori che l'equipaggio, molto colpito dall'accaduto, "ha dato il massimo e compiuto tutte le azioni del caso". Dal racconto di una seconda passeggera giunge la ricostruzione della dinamica e dei tempi dell'incidente. Il volo è decollato da Miami alle ore 23 e solo dopo 40 minuti il pilota ha chiesto se c'era un medico a bordo.

"Successivamente ci hanno detto che saremmo atterrati perché il pilota si sentiva male e quando siamo arrivati ci hanno chiesto di evacuare l'aereo perché la situazione era peggiorata", ha riferito l'altra testimone. Infine, ha concluso la donna, "siamo scesi dall'aereo all'una e ci hanno portato in molti hotel che erano pieni. Eravamo 300 persone e non potevamo starci tutti in un albergo. Ci siamo messi in fila, l'esperienza è stata orribile".

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