sabato 18 settembre 2021
In Iraq la chiesa di San Tommaso accoglie una nuova campana dal Libano: "Il cuore della cristianità è tornato a battere". Il territorio è stato occupato dal sedicente Stato islamico fino al 2017
La chiesa di San Tommaso a Mosul, in Iraq

La chiesa di San Tommaso a Mosul, in Iraq - www.domenicani.it/Fides

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L’invasione del sedicente Stato islamico l’aveva zittita, ma oggi la chiesa di San Tommaso di Mosul, in Iraq, è tornata a suonare con una nuova campana.

I suoi primi rintocchi “annunciano giorni di speranza e aprono la strada al ritorno dei cristiani alle loro città”, ha detto Padre Pios Affas ad Afp. All’inaugurazione erano presenti alcune decine di persone venute anche da località vicine a Mosul. “La mia gioia è indescrivibile” ha detto una di loro “è come se il cuore della cristianità fosse tornato a battere di nuovo”.

La campana pesa 285 chilogrammi, è stata realizzata in Libano e poi trasportata in Iraq in aereo. La sua installazione è stata possibile grazie alle donazioni della Ong francese Fraternité che opera a favore delle minoranze religiose perseguitate.

Durante l’occupazione del Daesh (Isis), dal 2014 al 2017, la chiesa di San Tommaso è stata utilizzata come prigione e tribunale. Gli invasori l’hanno danneggiata ma non distrutta. Negli ultimi tre anni, tanti volontari - la maggioranza appartenente alla comunità musulmana - si sono alternati nella cura della struttura: la chiesa è stata ripulita e restaurata.

A fine aprile del 2019 ha ospitato una Messa per la pace e la riconciliazione, con partecipanti di diverse religioni, nel segno della convivenza pacifica tra le diverse componenti della vita locale. La chiesa ha più di un secolo e mezzo: costruita in soli tre anni, fu consacrata il 25 marzo del 1863. Dal 1962 è stata abitata dalla comunità di preti “Christ the King”, che ha tenuto un'attenzione particolare per i giovani. Oggi una nuova tappa della sua storia si è realizzata: “Spero che la gioia di questo giorno potrà crescere ancora di più quando non solo le chiese e le moschee saranno ricostruire, ma anche l’intera città” ha detto Padre Pios Affas.

La chiesa si trova a 25 chilometri dalla città di Batnaya, con cui l'Italia ha un legame particolare: proprio in questi mesi, la Madonna di Batnaya, distrutta dal Daesh e restaurata nel nostro Paese, viene portata in pellegrinaggio nelle regioni italiane.

Si stima che prima del 2003, anno di invasione americana dell’Iraq, i cristiani nel Paese fossero 1,5 milioni. Oggi sono invece poche centinaia di migliaia. Anche per questo i rintocchi della campana sono così importanti.

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