sabato 7 agosto 2010
Non accennano a placarsi gli incendi che da due settimane devastano il Paese. Nelle ultime 24 ore sono scoppiati altri 290 roghi. Mosca è invasa da un fumo denso e il monossido di carbonio è di 6,6 vole superiore ai livelli normali. L'esercito al lavoro per proteggere i siti nucleari minacciati dalle fiamme.
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Non accenna a placarsi la situazione degli incendi in Russia: nelle ultime 24 ore ne sono scoppiati altri 290 e gli esperti dicono che l'emergenza proseguirà anche nei prossimi giorni.  La Nasa, dalle immagini che provengono dai satelliti, ha riferito che il fumo degli incendi che stanno devastando il Paese è visibile perfino dallo spazio, paragonando il fenomeno a quello che avviene durante un'eruzione vulcanica.Mosca, intanto, continua ad essere avvolta da un fumo tossico che rende quasi impossibile guidare perfino l'automobile. All'aeroporto di Domodedovo sono stati cancellati 40 voli a causa della visibilità ridotta ad un raggio di 325 metri, mentre invece, nell'altro scalo internazionale della capitale,  Sheremetyevo, è tutto regolare.  Il fumo è penetrato all'interno della metropolitana di Mosca, una delle più profonde al mondo. Secondo il dipartimento di monitoraggio dell'inquinamento "Mosekomonitoring", il monossido di carbonio presente nell'aria di Mosca è di 6,6 volte superiore ai livelli normali.«RINVIARE LE PARTENZE»La Farnesina, attraverso un avviso sul sito internet viaggiaresicuri.it, consiglia ai turisti italiani di «rinviare, per il momento, viaggi non strettamente necessari» a Mosca e nelle zone della Russia colpite dal caldo intenso e dagli incendi. Nella capitale russa - si legge sull'avviso online - «non è previsto un significativo abbassamento delle temperature, nè pioggia per i prossimi 7-10 giorni. Le autorità federali raccomandano di evitare di permanere a lungo all'aria aperta la mattina presto e nelle ore più calde della giornata e di indossare mascherine filtranti».Inoltre, «le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza nelle seguenti regioni: Mosca, Vladimir, Ryazan, Voronezh e Nizhniy Novgorod, così come nelle Repubbliche di Mordovia e Mari El. Anche le regioni di Ivanova, Repubblica del Tatarstan e Kamchatka sono interessate da focolai di incendi, seppur in misura minore. Forti incendi si stanno verificando anche nella Repubblica del Daghestan. Si raccomanda, pertanto - sottolinea la Farnesina - di evitare le suddette aree boschive». Simili avvisi sono stati diramati anche dal dipartimento di Stato Usa e dal ministero degli Esteri britannico per i rispettivi connazionali.ALLERTA NELLA CAPITALEPer timore che la salute dei giocatori potesse subire danni è stato cancellato il derby di calcio tra le due squadre della capitale Dynamo e Cska, così come la partita tra Spartak e Zenit; la nazionale russa, invece, ha dovuto spostare l'amichevole contro la Bulgaria a San Pietroburgo.Resta alto l'allarme per gli incendi nelle zone dove sono situate le centrali nucleari, mentre il principale centro di ricerca nazionale è stato chiuso.Le ambasciate straniere seguono con attenzione la situazione venutasi a creare a Mosca. Alcune ambasciate hanno invitato i propri dipendenti e i loro familiari ad approfittare dei sistemi di aria condizionata installati all'interno degli edifici. Tutte, comunque, informano costantemente il personale sulle precauzioni medico-sanitarie da seguire. L'addetto stampa dell'ambasciata israeliana, secondo quanto riporta un'agenzia russa, ha invitato gli addetti - come del resto gli esperti russi - ad allontanarsi dalla capitale, ma non nell'ottica di una evacuazione. CENTRALI NUCLEARI A RISCHIOL'esercito russo ha iniziato a proteggere i siti nucleari dalle fiamme: un fossato è stato scavato per otto chilometri intorno al sito di armi nucleari di Sarov dalle fiamme che continuano a imperversare nella zona occidentale del Paese.Il sito nucleare di Sarov è il più importante della Russia e lì venne prodotta nel 1949 la prima bomba atomica sovietica. Circondato dai boschi nella regione di Niznhy Novgorod, dista circa 350 chilometri a est di Mosca. Il ministero delle Emergenze ha spiegato che la situazione a Sarov si è "stabilizzata". Nei giorni scorsi dall'impianto erano stati già rimossi per precauzione tutti i materiali esplosivi e radioattivi.Intanto, secondo le analisi, l'inquinamento atmosferico provocato dai vastissimi roghi - che hanno causato finora 52 morti - è sei volte superiore il normale. Gli incendi hanno lasciato 4 mila persone senza casa e messo in crisi anche il trasporto aereo. La capitale continua a essere avvolta dal fumo che potrebbe durare fino a mercoledì: «La situazione nella regione di Mosca è ancora tesa, ma non c'è pericolo per le zone residenziali o i siti economici», ha riferito il ministro delle Emergenze. Il fumo ha costretto gran parte della popolazione a rimanere chiusa in casa.
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