sabato 16 luglio 2011
Il vescovo è morto improvvisamente mentre celebrava la Messa con i confratelli. Il 9 luglio scorso aveva dato inizio alla cerimonia d'indipendenza degli Stati del Sud Sudan.
- TESTIMONIANZA (Avvenire, 8/1/2011) «La gente è pronta a riavere la propria dignità»
COMMENTA E CONDIVIDI
È morto improvvisamente questa mattina, mentre concelebrava la Messa con i confratelli, mons. Cesare Mazzolari, 74 anni, vescovo di Rumbek, che il 9 luglio scorso ha dato inizio alla cerimonia d'indipendenza degli Stati del Sud Sudan. Bresciano, da trenta anni in Sudan, era una figura di spicco delle missioni cattoliche in Africa. La notizia della morte, avvenuta intorno alle 8 di questa mattina, è stata diffusa dalla sala stampa vaticana. Il vescovo stava celebrando la Messa quando è stato colto da malore; subito soccorso e portato in ospedale di Stato di Rumbek, dove i medici non hanno potuto far altro che constatare la sua morte. Monsignor Mazzolari stava lavorando alla costuzione della nuova cattedrale di Rumbek e della prima scuola per insegnanti di tutto il Sud Sudan: il 10 ottobre prossimo era prevista l'innagurazione della prima ala. Sabato scorso, giorno dell'indipendenza del Sud Sudan, era stato proprio lui ad aprire le celebrazioni ufficiali nella città di Rumbek, con una preghiera e una cerimonia religiosa.I funerali saranno celebrati a Rumbek giovedì 21 luglio alle  ore 10: monsignor Mazzolari  sarà sepolto nella cattedrale, come da sua volontà. Una Messa in suo suffragio verrà celebrata presso la Casa dei Comboniani a Brescia, martedì  prossimo, 19 luglio, alle ore 19.30. Mons. Mazzolari era nato il 9 febbraio 1937 a Brescia. Entrato nei comboniani, il 17 marzo 1962 viene ordinato sacerdote. A Cincinnati, negli Stati Uniti, opera fra i neri e i messicani che lavorano nelle miniere. Nel 1981 arriva in Sudan: prima nella diocesi di Tombura-Yambio, poi nell'arcidiocesi di Juba, nell'area centro-meridionale. Nel 1990 mons. Mazzolari diventa amministratore apostolico delladiocesi di Rumbek (Sud Sudan), di estensione pari a Lombardia e Triveneto e abitata da 3 milioni di persone. In quello stesso anno libera 150 giovanissimi schiavi. Nel 1991 riapre la missione di Yirol, la prima di una lunga serie: alcune di esse dovranno poi essere abbandonate sotto l'incalzare dellaguerra sudanese. Nel 1994 è catturato e tenuto in ostaggio per 24 ore dai guerriglieri dello Spla (Esercito Sudanese di Liberazione Popolare), gruppo armato indipendentista in lotta contro il governo di Khartoum. Il 6 gennaio 1999 viene ordinato vescovo da Papa Giovanni Paolo II.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: