lunedì 23 febbraio 2015
​L'Onu lancia l'allarme: nel 2013 quasi 150mila decessi legati a questa malattia. Solo l'84% dei bimbi è vaccinato.
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​Un bimbo di un anno e mezzo è morto di morbillo, a Berlino. La notizia arriva in momento in cui la capitale tedesca, colpita da una ondata della patologia tipica dell'infanzia, sta discutendo intensamente sulla opportunità di vaccinare i bambini. Oggi anche il ministero della Salute ha preso posizione in proposito, definendo "irresponsabile" chi si batte contro il vaccino, che è "sicuro" e raccomandabile per proteggere i bambini. Nel 2013 ci sono stati nel mondo quasi 150mila morti per morbillo, circa 400 al giorno, e gli obiettivi di diminuzione che l'Onu si era data per il 2015 non verranno raggiunti. Lo sottolinea l'Oms, che ha aggiornato la sua scheda informativa sulla malattia ripubblicandola sul proprio sito in un momento in cui gli occhi sono puntati sulla malattia per l'epidemia in corso negli Usa e in Brasile. Nella scheda sono riportati anche i successi raggiunti dai programmi di vaccinazione, che nell'ultimo anno considerato hanno fatto sì che l'84% dei bambini nel mondo abbiano ricevuto almeno una dose. Le morti sono scese del 75% tra il 2000 e il 2013, mentre nello stesso periodo si stima che i vaccini abbiano evitato 15,6 milioni di morti. Il vaccino, ribadisce l'organizzazione, è in uso da 50 anni, è sicuro, efficace e relativamente poco costoso. Nel 2012 le principali associazioni impegnate sul tema hanno varato un piano che dovrebbe condurre all'eradicazione della malattia entro il 2020. "In base ai trend attuali - scrive l'Oms - i risultati previsti per il 2015 e di conseguenza gli obiettivi di eliminazione non verranno raggiunti. Per far ripartire i progressi i paesi dovranno fare investimenti per raggiungere un accesso equo ai servizi di immunizzazione".
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