martedì 28 novembre 2023
Guerra di propaganda e verità svelate sul Malligyong-1 messo in orbita da Pyongyang il 21 novembre. Sarebbe ancora ridotta la capacità di controllo delle strutture osservate, ma il regime gongola
Kim Jong-un ha assistito il 21 novembre al lancio del missile che ha messo in orbita il satellite Malligyong-1

Kim Jong-un ha assistito il 21 novembre al lancio del missile che ha messo in orbita il satellite Malligyong-1 - ANSA

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Il mistero resta. Il satellite spia militare nordocoreano messo in orbita il 21 novembre scorso non è paragonabile al "cubo d'acciaio" di fine 2012, mandato a ruotare intorno alla Terra e spacciato come satellite per le telecomunicazioni, ma resta pur sempre un mistero. Il team di scienziati e tecnici dell'aerospazio di Kim Jong-un ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, a dispetto delle pesanti sanzioni internazionali sotto l'egida dell'Onu. Pertanto, il vero punto è, data per certa la riuscita del lancio e delle relative operazioni, cosa è in grado di fare il Malligyong-1?

L'agenzia ufficiale Kcna ha riferito che Kim "ha ricevuto un rapporto sul lavoro preparatorio di ricognizione fatto il 25-28 novembre" dal Centro di controllo di Pyongyang della National Aerospace Technology Administration (Nata) lunedì e martedì. "Lo 'stimato maresciallo' ha visto le foto satellitari di Roma" - la Città Eterna che avrebbe conosciuto durante i suoi studi giovanili in Svizzera -, della base aeronautica di Anderson (a Guam nel Pacifico) e di altre regioni. "Ha anche ricevuto foto satellitari dettagliate della stazione navale di Norfolk, del cantiere navale di Newport News e di un aeroporto della Virginia, negli Usa, della Casa Bianca e del Pentagono di Washington e altri siti". Quattro portaerei nucleari della Marina americana e una britannica "sono state avvistate nelle foto della stazione navale di Norfolk e del cantiere navale di Newport News. Esprimendo grande soddisfazione per il successo, Kim ha apprezzato ancora una volta il lavoro della Nata", anche perché il processo di "messa a punto" del satellite è avvenuta in anticipo di uno o due giorni, contro l'operatività prevista per il primo dicembre.
"La mossa di Kim è come quella di un giocatore di poker: dopo decenni di sorveglianza satellitare di governi e analisti stranieri, la Corea del Nord ha inviato il suo primo satellite spia in orbita con un messaggio all'America di Joe Biden e al mondo intero: possiamo osservarvi anche noi", ha notato con l'agenzia Ansa una fonte d'intelligence. "Il Nord ha calato una carta per rafforzare il suo peso negoziale". Una foto diffusa dai media statali ha mostrato Kim che esamina le immagini satellitari con sua figlia, suggerendo che siano pancromatiche, un tipo di foto in bianco e nero sensibile a tutte le lunghezze d'onda della luce visibile, ma con scarsa definizione. Il contributo militare dei satelliti di attuale generazione di Pyongyang sarebbe quindi modesto.

"Tuttavia, man mano che la Corea del Nord acquisisce maggiore esperienza nella gestione dei propri satelliti per le immagini, ne aggiunge di altri (come ha annunciato di voler fare) e migliora le sue capacità, probabilmente arriverà a valutare i suoi satelliti per le immagini utili e importanti", ha scritto Vann H.Van Diepen, analista di 38 North, think tank dello Stimson Center di Washington. Aggiungendo di ritenere "improbabile" un aiuto russo ("tempi troppo stretti") dopo il vertice di Kim con il presidente Vladimir Putin del 13 settembre al cosmodromo di Vostochny, nell'Estremo oriente siberiano. La propaganda nordcoreana non ha mostrato alcuna immagine satellitare. Ne ha diffusa però una con Kim sorridente al Centro di controllo, seduto in poltrona davanti a un grande mappamondo che ricorda inevitabilmente il film 'Il Grande Dittatore' di Charlie Chaplin, che impersona il Fuhrer che gioca con un pallone a forma di globo terrestre fino a farlo scoppiare.

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