martedì 7 agosto 2018
Dopo il linciaggio di una decina di persone ingiustamente accusate dai social network di essere ladri di bambini il governo corre ai ripari cercando strategie per bloccare il passaparola
India chiede a Whatsapp di bloccare il passaparola, Ansa

India chiede a Whatsapp di bloccare il passaparola, Ansa

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Togliere a Facebook, Whatsapp e Instagram, in un colpo solo, 200 milioni di utenti. Potrebbe farlo l’India se i suoi gestori di telecomunicazioni riescono a trovare il modo di bloccare i due social network quando vengono usati in modo non appropriato. E’ l’agenzia “Reuters” a confermare che le bufale che circolano su WhatsApp e che hanno provocato una dozzina dei morti, nelle ultime settimane, hanno convinto il governo indiano a correre ai ripari.

Con una lettera il Ministero delle telecomunicazioni ha chiesto ai social network di bloccare il passaparola

In una lettera inviata alle aziende di telefonini e di social network questo mese il ministero della Tecnologia e delle comunicazioni indiano ha chiesto di “esplorare varie possibili opzioni” per bloccare la possibilità di inoltrare rapidamente molti messaggi a un gran numero di persone. Agli inizi di giugno due uomini sono stati aggrediti e uccisi nella provincia di Assam, nell’India nordorientale, dove erano in visita turistica, perché gli abitanti del posto si erano convinti che si trattasse di ladri di bambini. La colpa era di notizie diffuse su di loro in chat ma anche col tradizionale passaparola. Sarebbero venti le persone uccise da popolazioni rurali in circostanze simili. Whatsapp è corso ai ripari lanciando una campagna per educare i suoi utenti e scoraggiare la diffusione dei messaggi a un grande numero di persone. Il ministero della tecnologia indiano aveva, infatti, chiesto al social network che si assumesse la responsabilità di questi orrendi fatti di sangue, di cui vi sono anche stomachevoli video e che "intervenisse immediatamente" sulla questione.

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