martedì 8 dicembre 2015
Naufragio al largo di Cesme, in Turchia. In salvo otto persone ma i bambini non ce l'hanno fatta: tra le vittime un neonato. Sulla stessa spiaggia ritrovato il corpo di una bimba siriana morta in un altro naufragio.
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​Ancora una tragedia nel mar Egeo, piccole vite spezzate nel tentativo di raggiungere l'Europa attraversando il mare. Il bilancio dell'ultimo naufragio è tragico: sei bambini sono annegati la scorsa notte dopo che un barcone di migranti al largo di Cesme si è ribaltato, sulla costa dell'Egeo della Turchia. Secondo quanto sostiene l'agenzia Dogan la guardia costiera turca ha messo in salvo otto persone, trovate in mare con i giubbotti di salvataggio. In un primo momento si era diffusa la notizia delle sei morti, ma solo in tarda mattinata è stato accertato che le vittime erano tutti bambini, i più fragili e indifesi i meno "resistenti": tra di loro un neonato. Nel 2015 oltre 3mila profughi hanno perso la vita in incidenti in mare nel Mar Egeo. Intanto il corpo di una bimba siriana di 5 anni, , è stato ritrovato sulla spiaggia di Pirlanta a Cesme. La piccola è stata identificata come Sajida Ali e sarebbe morta in un naufraguo avvenuto qualche giorno fa. La drammatica immagine del corpo della bimba sulla spiaggia, diffusa dai media locali, ricorda quella del ritrovamento del piccolo Aylan Kurdi, il bambino curdo-siriano di 3 anni annegato a inizio settembre con la madre e il fratellino di 5 anni.
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