martedì 31 agosto 2010
Il gruppo autore dell'attentato è arrivato davanti al locale a bordo di due auto, i killer sono entrati e hanno lanciato bottiglie molotov. Sei vittime erano donne, che lavoravano come cameriere. Secondo alcuni testimoni gli autori dell'assalto sarebbero esponenti del cartello "Zeta".
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I sicari del narcotraffico sono tornati a colpire e l'hanno fatto in una delle località turistiche più conosciute del Messico, Cancun, meta ogni anno anche di migliaia di turisti italiani. Un gruppo armato ha lanciato bombe molotov in un bar pieno di turisti. Nell'incendio che si è sviluppato hanno perso la vitasei donne, cameriere del locale, e due uomini, di cui non si conosce l'identità. Il proprietario del locale in passato era stato minacciato dai sicari del cartello dei 'Los Zetas' che pretendevano denaro in cambio di protezione.Un gruppo ormai tristemente noto in tutto il mondo per la strage dei 72 migranti avvenuta nei giorni scorsi nello stato di Tamaulipas, al confine con il Texas, del quale ieri è stato arrestato quello che è ritenuto il leader del cartello, Juan Francisco Zapata Gallegos detto 'El Billy' o 'El Pelon'.Oggi è stato arrestato Edgar Valdes Villareal, alias "La Barbie" per via dei suoi lunghi capelli biondi, uno dei narcotrafficanti più ricercati dal Messico agli Stati Uniti. "La Barbie", che al momento della cattura però si presentava con un taglio cortissimo stile marine, è stato preso al termine di una operazione durata 14 mesi.La cattura di Villareal, che era uno dei capi del cartello dei fratelli Beltran Leyva, è stata realizzata dalla polizia federale nei pressi della città di Lerma, vicino alla capitale Città del Messico con trecento uomini. Con Valdes Villareal sono stati catturati dodici uomini della sua banda.Il portavoce del Governo messicano per la Sicurezza Alejandro Poirè ha dichiarato che la sua attività variava dalla distribuzione e commercializzazione della droga, ai delitti su commissione, riciclaggio di denaro sporco, estorsione e furto d'auto in vari stati del Paese.La Barbie, 37 anni, nato in Texas (Usa) in una famiglia messicana del ceto medio, è stato il braccio armato di Arturo Beltran Leyva, il boss del cartello dei Los Beltran Leyva, che è morto nel dicembre scorso durante uno scontro armato con i militari messicani, e del quale aveva preso il posto al comando del cartello.Secondo fonti anonime vicine al governo, riportate dal quotidiano messicano La Jornada, "La Barbie" in realtà da otto mesi sarebbe diventato un informatore dell'Agenzia antidroga degli Stati Uniti (Dea) e per questo sarebbe entrato nel programma di protezione testimoni americano.Da alcune settimane le forze armate messicane hanno compiuto varie operazioni nelle quali sono stati arrestati molti appartenenti alla banda di Valedz Villareal.
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