giovedì 21 settembre 2023
La premier: 'Le Nazioni Unite non si voltino dall'altra parte. Riforma per un Consiglio di sicurezza equo ed efficace'
Meloni all'Onu: «Guerra globale ai trafficanti di uomini»

ANSA

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L'Onu non può "voltarsi dall'altra parte" sulla questione migranti. Giorgia Meloni porta la sua battaglia agli ingressi sul territorio italiano all'Assemblea generale delle Nazioni unite, dove ha chiesto ai Paesi membri di "rifiutare ogni ipocrisia e dichiarare una guerra globale ai trafficanti di esseri umani".

Nel suo intervento serale (la notte italiana) a conclusione della sessione di ieri del dibattito generale ha riaffermato la road map internazionale del suo governo: l'appoggio chiaro all'Ucraina, la condanna dell'aggressione russa, un piano di cooperazione con l'Africa nel nome di Enrico Mattei, il controllo etico dell'intelligenza artificiale e la riforma del Consiglio di sicurezza dell'Onu secondo le direttive proposte da decenni da Roma.

La premier ha dunque denunciato l’aggressione all'Ucraina non solo come una guerra contro Kiev, “ma anche contro le nazioni più povere", alle quali invece è rivolta l'attenzione dell'Italia "particolarmente verso l'Africa, dove nazioni già provate dalle conseguenze dei cambiamenti climatici si trovano oggi di fronte a una situazione difficilissima anche in termini di sicurezza alimentare che le espone ancora di più all'instabilità".

Il leit motif dell’intervento torna a essere dunque quello delle migrazioni, perché, secondo il presidente del Consiglio "creare il caos e diffonderlo è una scelta. E in quel caos, che produce decine di milioni di persone in cerca di condizioni di vita migliori, si infiltrano reti criminali che lucrano sulla disperazione". Meloni infatti in conclusione ha puntato ancora il dito contro “la tratta dell'immigrazione illegale di massa”. E ha chiesto: "può un’organizzazione come questa, che afferma la fede nella dignità e nel valore della persona umana, voltarsi dall'altra parte di fronte a questo scempio?"

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