sabato 20 aprile 2024
I docenti della Columbia University contro la presidente Shafik, "colpevole" di aver chiamato la polizia per sgomberare l'ateneo. Oltre 100 gli studenti arrestati. Le agitazioni non si fermano
Continuano le proteste a New York dopo gli arresti alla Columbia University

Continuano le proteste a New York dopo gli arresti alla Columbia University - REUTERS

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Proteste bandite. Studenti sgomberati e arrestati. Docenti sul piede di guerra contro le autorità universitarie. L’onda lunga della guerra in Medio Oriente arriva nei campus universitari americani. Un gruppo di professori della Columbia University si è schierato contro Nemat Minouche Shafik, la presidente dell'ateneo, ritirandole il sostegno. La sua colpa? Aver chiamato la polizia per sgomberare il campus da una protesta di studenti pro-palestinesi. «Abbiamo perso la fiducia nel nostro presidente e nella nostra amministrazione e ci impegniamo a batterci per riprenderci l’università», hanno scritto in una lettera aperta gli affiliati di Columbia alla American Association of University Professors. La sfiducia dei professori alla Shafik ha peso morale ma è solo simbolica. La decisione di ritirare il sostegno alla presidente avrebbe conseguenze pratiche solo se anche il consiglio di amministrazione dell'ateneo le si rivoltasse contro. «Preoccupata per la sicurezza del campus della Columbia, ho autorizzato il dipartimento di polizia di New York a iniziare a sgomberare l’accampamento degli studenti», si è giustificata Shafik. Il sindaco di New York ha fatto sapere che la polizia ha effettuato 108 arresti.

La presidente della Columbia Nemat Minouche Shafik contestata dai docenti

La presidente della Columbia Nemat Minouche Shafik contestata dai docenti - REUTERS

Non solo. Le misure punitive non si fermano qui. L’ateneo ha iniziato a sospendere gli studenti che hanno partecipato all'accampamento, considerata una protesta non autorizzata. «Stiamo continuando a identificarli e invieremo notifiche formali», ha spiegato via e-mail un portavoce dell’università. L’accampamento è stato organizzato da una coalizione di gruppi guidata da studenti, tra cui la Columbia University Apartheid Divest, Students for Justice in Palestine e Jewish Voice for Peace. Sempre giovedì, circa 500 manifestanti hanno marciato presso l'Università della California del Sud a sostegno di Asna Tabassum, una studentessa musulmana il cui discorso di commiato è stato annullato dall'università, per motivi di sicurezza.
A Boston una protesta di emergenza è stata organizzata dalla Boston University Students for Justice in Palestine mentre a Harvard il Comitato di Solidarietà per la Palestina ha annunciato l’uscita in massa dei suoi affiliati dalle lezioni “in appoggio ai determinati colleghi di Columbia”. Proteste sono state programmate anche alla Ohio State University e alla University of North Carolina.


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