martedì 22 giugno 2010
Bufera sul comandante delle truppe Usa e Nato in Afghanistan, generale Stanley McChrystal. A scatenarla è stata un'intervista al magazine Rolling Stones in cui ha criticato, con toni beffardi e polemici, l'Amministrazione Obama e la gestione della guerra contro i taleban. Dalle dichiarazioni trapelano i contrasti irrisolti tra i militari e Washington sulla strategia in Afghanistan.
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Bufera sul comandante delle truppe Usa e Nato in Afghanistan, generale Stanley McChrystal. A scatenarla è stata un'intervista al magazine Rolling Stones in cui ha criticato, con toni beffardi e polemici, l'Amministrazione Obama e la gestione della guerra contro i taleban. Dalle dichiarazioni trapelano i contrasti irrisolti tra i militari e Washington sulla strategia in Afghanistan.Il generale è stato costretto a scusarsi pubblicamente e a rientrare precipitosamente a Washington, dove dovrà fornire spiegazioni direttamente alla Casa Bianca in occasione del briefing mensile sull'Afghanistan. Nel frattempo ha licenziato il suo addetto stampa. Il capo del Pentagono Robert Gates si è detto "preoccupato" dalle parole di  McChrystal che ha commesso un "errore rilevante ed ha dimostrato scarse capacità di giudizio". Gates si è riservato di chiarire l'accaduto personalmente con McChrystal a Washington ma non ha ripsosto alla domanda sul futuro del generale.Nel profilo della rivista di musica si tratteggia la figura di McChrystal come una sorta di lupo solitario che fatica ad avere rapporti con l'Amministrazione e i suoi uomini (come ad esempio l'ambasciatore Usa a Kabul, Karl Eikenberry). Il generale, affiancato da collaboratori altrettanto polemici, fa commenti sarcastici e irriverenti sul vicepresidente Joe Biden (noto critico della strategia di McChrystal in Afghanistan): "Mi chiedi di Joe Biden? Chi è?", chiede sorridendo. E un collaboratore rincara la dose: "Biden? Hai detto 'Bite me' (vai al diavolo in inglese,ndr)?". L'articolo-intervista evidenzia i dissapori tra McChrystal e la Casa Bianca: il generale spiega di essersi sentito "tradito" da Eikenberry, nel corso di un dibattito l'anno scorso sulla strategia in Afghanistan; e a proposito di un memo interno del diplomatico che esprimeva dubbi sulla sua richiesta di più truppe, il generale dice che fu un tentativo di coprirsi le spalle "per i libri di storia": "Così se sbagliamo, potrà dire, ve l'avevo detto...". McChrystal rimase molto deluso  da un incontro nello Studio Ovale con un impreparato Barack Obama: "Fu una photo-opportunity di 10 minuti: Obama chiaramente non sapeva nulla di lui, di chi fosse nè sembrava troppo interessato. Il capo rimase molto deluso", ha detto alla rivista un collaboratore del generale. L'intervista esce in edicola venerdì, ma McChrystal ha già diffuso un comunicato per fare marcia indietro: "Rivolgo le mie più sincere scuse per questo profilo. È stato un errore che riflette scarsa capacità di giudizio e che non dovrebbe mai accadere", ha spiegato il generale, che ha espresso "enorme rispetto e ammirazione per il presidente Obama e la sua squadra per la sicurezza nazionale, per i responsabili civili e le truppe che stanno combattendo questa guerra". Dal canto suo, l'inviato USA a Kabul, Eikenbery, ha detto di essere "pienamente impegnato" a collaborare con McChrystal.Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha fatto sapere che l'articolo è "infelice" ma ha ribadito "la piena fiducia nel generale McChrystal come comandante Nato e nella sua strategia". Per il presidente afghano, Hamid Karzai, McCrhystal è "il miglior generale che gli Stati Uniti abbiano inviato in Afghanistan in nove anni".
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