giovedì 14 gennaio 2010
Si tratta del decimo attacco contro un luogo di culto cristiano a partire dall’8 gennaio, in seguito alla disputa sul nome “Allah”.
COMMENTA E CONDIVIDI
La chiesa cattolica di Sant’Elisabetta a Johor, città del Sud della Malaysia, è stata attaccata da vandali. Si tratta del decimo attacco contro una chiesa cristiana a partire dall’8 gennaio, in seguito alla disputa sul nome “Allah” che ha visto la Chiesa cattolica contrapporsi al governo malaysiano per l’uso del termine nelle pubblicazioni del settimanale Herald in lingua malay.Un altro episodio ha scosso la comunità cristiana in Malaysia: sempre nelle prime ore della notte, a Kuala Lumpur l’ufficio degli avvocati che stanno seguendo il processo sull’uso del termine “Allah” e hanno difeso in tribunale l’Herald è stato saccheggiato da ignoti. Come ha raccontato l’avocato S. Selvarajah, la porta dell’ufficio è stata forzata e lo studio devastato: i documenti  sparsi per terra, un computer portatile rubato..«Si tratta di atti di intimidazione, che avvengono proprio nel momento in cui si sta cercando una soluzione giuridica e pacifica alla questione dell’uso del termine Allah», ha commentato a Fides p. Julian. «Sono episodi sporadici e isolati, certo, ma molto fastidiosi, che mirano a far salire la tensione». La comunità cristiana, afferma «non cadrà in questo tranello» e i Vescovi hanno confermato l’invito alla calma e alla preghiera, diffuso nei giorni scorsi.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: