venerdì 8 dicembre 2023
La donna francese non è stata messa in regola con le nuove norme del dopo Brexit a causa di banali disguidi burocratici: la sua richiesta è finita nello spam. Il figlio: per lei uno choc irreparabile
Leonarda Zarcone, 74 anni

Leonarda Zarcone, 74 anni - Bbc-Web

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Fa rumore nel Regno Unito il caso limite di donna francese 74enne, residente sull'isola da oltre 40 anni ma mai divenuta cittadina britannica, che rischia l'espulsione per non essersi messa in regola con le nuove norme del dopo Brexit a causa di banali disguidi burocratici.
Il caso è stato sollevato da figli e familiari, britannici di nascita e di passaporto, e rilanciato dalla Bbc. La donna, Leonarda Zarcone, nata in Francia con vecchie radici familiari di sapore evidentemente italiano, vive a Leicester, in Inghilterra centrale, e ha gestito per decenni con la famiglia - fino alla pensione - un popolare commercio di fish and chips.
Nelle scorse settimane ha ricevuto una comunicazione ultimativa dall'Home Office, il ministero dell'Interno, nella quale si informa che il suo attuale visto va considerato scaduto, che la sua presenza nel Regno non è più legale e che potrebbe dunque rischiare - ove decidesse di ignorare la cosa - conseguenze giudiziarie o una deportazione forzata.
I parenti evocano una vicenda kafkiana, sostenendo che nonna Leonarda ha fatto a suo tempo regolare domanda per l'Eu settled status, schema messo a disposizione di tutti i cittadini di Paesi Ue residenti nel Regno da prima dell'entrata in vigore definitiva della Brexit per mantenere i diritti pregressi e un permesso di soggiorno permanente. Ma che la risposta del ministero, con richiesta di documenti aggiuntivi come prova di residenza, sarebbe finita fra le email-spazzatura. L'Home Office da parte sua replica d'aver cercato di contattarla poi invano per un paio d'anni, sino a dichiarare decaduta la domanda. Mentre una successiva istanza, avanzata dai figli fuori tempo, è stata rigettata.
La Bbc ha fatto sapere di aver ora ricontattato il dicastero e di attendere risposte, mentre salgono le pressioni affinché sia concessa un'eccezione. Tanto più che l'ipotetica espulsione, nota un figlio, David Brunetto, rappresenterebbe non solo uno spietato atto d'ingiustizia sostanziale e ottusa rigidità burocratica, ma uno choc irreparabile per la donna: un taglio con la sua vita e i suoi legami più importanti.

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