giovedì 13 ottobre 2011
Il figlio quartogenito dell'ex leader libico è caduto nelle mani dalle forze del Cnt nella città natale della famiglia del rais non ancora completamente espugnata dai ribelli.
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Mutassim Gheddafi, figlio quartogenito dell'ex leader libico Muammar Gheddafi, è stato catturato dalle forze del Cnt a Sirte, la città natale della famiglia del rais non ancora completamente espugnata dai ribelli, ed è ora nelle mani del Consiglio transitorio a Bengasi: la notizia è stata diffusa da vari dirigenti dello stesso governo provvisorio, che non hanno fornito altri dettagli e non hanno specificato la data della sua cattura. «Mutassim Gheddafi - ha dichiarato Abdelkarim Bizama, consigliere del leader del Cnt, Musatafa Abdel Jalil - è stato catturato a Sirte ed è stato trasferito a Bengasi», nell'est del Paese, la città a lungo base dei ribelli prima della presa di Tripoli. «Non abbiamo annunciato questa cattura prima per evitare qualsiasi tentativo di liberarlo», ha aggiunto Bizama. Al diffondersi della notizia, a Tripoli e a Misurata è esplosa la gioia spontanea, e molti combattenti del Cnt hanno iniziato a sparare in aria per festeggiare. Nato nel 1975, laureato in medicina e militare di carriera, Mutassim Gheddafi è stato addestrato da ufficiali egiziani. Era stato promosso da suo padre e insediato da questi nel 2007 alla alla testa del Consiglio di sicurezza nazionale. Mutassim comandava anche una unità d'elite e nella struttura di potere precedente alla rivolta, scoppiata lo scorso inverno, era dato come concorrente del fratello Seif al-Islam come possibile successore del padre alla guida della Jamairiyah. Dopo la caduta di Tripoli e l'esilio all'estero della madre e di diversi fratelli, di Seif al-Islam e di Mutassim si è detto che il primo era stato messo a capo della resistenza di Bani Walid e il secondo a Sirte. A metà settembre questa voce era stata confermata da intercettazioni radio. Nei giorni scorsi si era diffusa la voce, anche nel Cnt, che Mutassim fosse fuggito da Sirte, dove le forze del Cnt incontrano ancora una strenua resistenza da parte delle forze rimaste fedeli o assoldate da Gheddafi, che stanno ritardando la proclamazione della «vittoria completa» da parte del Cnt. SAADI GHEDDAFI INDAGATO PER OMICIDIOLe autorità di transizione libiche hanno accolto una richiesta di aprire un'indagine a carico di Saadi Gheddafi per l'uccisione di Bashir al Rryani, un calciatore che aveva anche giocato in nazionale fra il 1975 e il 1983. Lo ha reso noto il procuratore Abdullah Banoun, che ha partecipato ieri a una cerimonia per ricordare il calciatore. Al Rryani era conosciuto anche come "numero nove", a causa di una legge che vietava a qualsiasi giocatore, tranne che a Saadi Gheddafi, di venire menzionato per nome. Al Rryani è stato torturato e ucciso nel dicembre 2005. Dopo aver giocato in nazionale, era stato anche allenatore per diversi anni della squadra di Saadi, che ha avuto una breve carriera da calciatore. Gli amici che hanno partecipato alla cerimonia hanno ricordato che Al Rryani criticava apertamente il regime di Muammar Gheddafi e che già era stato aggredito prima della sua morte. «Due anni prima di essere ucciso - ha raccontato un suo ex compagno, Hussein Rammali - aveva detto a Saadi che era parte di una dittatura... In seguito venne picchiato e lasciato fuori di casa sua». I famigliari della vittima lo avevano visto l'ultima volta allo stabilimento balneare di Saadi Gheddafi quattro giorni prima che il suo corpo fosse loro restituito. CNT CONQUISTA QUARTIERE GENERALE POLIZIA A SIRTELe forze del Consiglio nazionale transitorio libico hanno preso il quartier generale della polizia nel centro di Sirte, uno degli ultimi bastioni dei lealisti di Muammar Gheddafi. Lo rende noto l'Afp. Decine di combattenti del Cnt in festa celebrano la presa del quartier generale, che hanno trovato deserto, suonando clacson e sparando in aria. Situato in mezzo a numerosi edifici ufificiali, il complesso domina la città, vicino alla piazza centrale ancora in mano ai pro-Gheddafi.NATO, FORZE GHEDDAFI HANNO PERSO POSIZIONI CHIAVELe forze pro-Gheddafi hanno perso "posizioni chiave" nelle ultime roccaforti dove si continua a combattere in Libia, Sirte e Bani Walid. Lo ha detto il colonello Roland Lavoie, portavoce della missione Unified protector della Nato. "Il valore di queste evoluzioni non va sottostimato", ha detto il portavoce.JALIL VISITA COMBATTENTI CNT A SIRTE Il presidente del Consiglio nazionale transitorio libico, Mustafa Abdel Jalil, si è recato oggi a Sirte dove le forze del Cnt stanno cercando di neutralizzare le ultime sacche di resistenza dei lealisti di Muammar Gheddafi. Lo ha constatato la Reuters sul posto. Jalil si trovava sul retro di un camion, mentre i combattenti urlavano "Libia, Libia!" sparando colpi in aria in segno di giubilo.
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