martedì 9 giugno 2015
​Era stato sequestrato il 6 gennaio. Ora si trova a Tripoli in attesa di essere rimpatriato.
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Ignazio Scaravilli, il medico catanese sequestrato in Libia il 6 gennaio scorso, è stato liberato con il concorso delle autorità di Tripoli ed è in buone condizioni di salute. Lo si apprende in ambienti dell'Unità di Crisi della Farnesina in contatto con gli altri apparati dello Stato. Attualmente, riferiscono le stesse fonti, Scaravilli si trova presso gli uffici delle autorità di Tripoli "per gli adempimenti di rito", in attesa di poter "rapidamente" tornare in Italia dopo cinque mesi dal sequestro. A rivelare in anteprima la liberazione del connazionale era stato in precedenza l'Huffington Post. Andrea Purgatori, autore dell'articolo, scrive che Scaravilli è stato liberato una settimana fa ma poi trattenuto in segreto dalle autorità di Tripoli che in cambio del suo rientro avrebbero preteso dall'Italia il pieno riconoscimento politico del governo filo-islamico, al pari di quello che Roma ha concesso al governo di Tobruk. Versione che al momento non trova conferme ufficiali. Scaravilli dovrebbe rientrare in Italia nel giro di un paio di giorni. Era partito prima di Natale con altri colleghi siciliani per operare all'ospedale di Dar Al Wafa di Tripoli, come consulente per due cliniche.
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