sabato 3 settembre 2022
Il bilancio della guerra stilato dalle autorità ucraine, dal 24 febbraio a oggi, parla anche di 5.500 feriti. Nel totale sono compresi 365 bambini uccisi e 8.055 ricoverati in ospedale
Una donna inginocchiata davanti al corpo della mamma dopo un bombardamento in una cittadina dell'oblast di Donetsk

Una donna inginocchiata davanti al corpo della mamma dopo un bombardamento in una cittadina dell'oblast di Donetsk - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

I volti, le voci, le storie nessuno nel mondo le conoscerà. I numeri saranno sempre l'unica loro memoria. Sono ormai più di 7.000 i civili ucraini rimasti uccisi e 5.500 quelli feriti a causa degli attacchi delle forze russe sul territorio dell’Ucraina. È questa la denuncia arrivata dal vice ministro degli Interni di Kiev, Yevhenii Yenin, secondo il quale da quando è iniziato il conflitto lo scorso 24 febbraio con l’invasione russa dell’Ucracina si sono registrati più di 22.000 attacchi con 24.000 obiettivi civili colpiti.

«I bombardamenti uccidono civili - ha detto Yenin in dichiarazioni rilanciate da Ukrinform - Il numero dei civili uccisi in questa guerra supera le 7.000 persone e altri 5.500 civili sono rimasti feriti». A fine agosto l’Onu confermava un bilancio di almeno 5.663 civili morti, compresi 365 bambini, e 8.055 feriti nel conflitto. Una cifra, quella dei minori, che ieri Kiev ha aggiornato a 380, mentre i feriti ricoverati in ospedale sono stati 737. Lo ha reso noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Chernihiv. Sempre secondo la stessa fonte, in occasione della ripresa dalle lezioni scolastiche, sono 2.328 le istituzioni educative state danneggiate, di cui 289 completamente distrutte, a causa dei bombardamenti delle truppe russe.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: