martedì 27 giugno 2023
Restituito a Buenos Aires uno dei velivoli con cui la dittatura militare gettava, spesso ancora vivi, i dissidenti nell'Oceano. «Importante per combattere il negazionismo»
L'aereo usato per i "voli della morte"

L'aereo usato per i "voli della morte" - Reuters

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L'aereo dei "voli della morte", lo Skyvan matricola P51 della Prefettura argentina, usato dalla dittatura militare di Videla per gettare in mare centinaia di dissidenti fra 1976 e il 1983, ha smesso ufficialmente di volare. È stato comprato dallo Stato argentino che lo esporrà nello spazio per la memoria della ex Esma, il maggior centro di detenzione clandestino e tortura da cui provenivano le vittime dei lanci nel vuoto. Si trovava in Florida dove veniva usato per fare paracadutismo dopo aver servito come aereo postale privato. È atterrato all'aeroporto Aeroparque di Buenos Aires, il luogo di decollo dei voli della morte, dove si è tenuta una cerimonia alla presenza dei parenti delle vittime.
«È tornato per ricordare che non si deve ripetere mai più», ha detto il fotografo italiano Giancarlo Ceraudo, che lo aveva scoperto insieme giornalista argentina ed ex detenuta della dittatura, Miriam Lewin. L’inchiesta dei due reporter aveva portato al ritrovamento del velivolo con tutta la sua documentazione e alla successiva condanna dei piloti. «Abbiamo cercato per anni di riportarlo e adesso che è qui mi è difficile guardarlo - ha commentato Cecilia de Vicenti, figlia di Azucena Villaflor, fondatrice delle Madri di Plaza de Mayo -. Non posso dimenticare che da lì hanno gettato il corpo di mia madre». Per la giornalista Lewin il ritorno dell'aereo e la sua esibizione «saranno importanti per combattere il negazionismo sempre presente» nei confronti dei crimini della dittatura militare.
Circa 30mila persone sono scomparse durante la dittatura del 1976-1983, secondo le organizzazioni per i diritti umani. Durante il “Processo di riorganizzazione nazionale” (come lo chiamarono i militari), il regime fu caratterizzato dall'attuazione di un piano sistematico di terrorismo di stato: I dissidenti venivano rapiti, portati con areoplani in alta quota e gettati ancora vivi nell’oceano Atlantico.

«Fino a che non abbiamo saputo dei voli, nella nostra mente non esisteva neanche la possibilità di immaginare un simile orrore», ha commentato Mabel Careaga, figlia di Esther, un'altra vittima dei militari.

«Il passato non può essere cambiato - ha dichiarato la vicepresidente Cristina Fernandez de Kirchner -, ma serve per imparare da esso».



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