sabato 12 agosto 2017
Il presidente uscente ottiene un secondo mandato. Lo sconfitto Odinga non riconosce l'esito delle urne
Kenyatta proclamato vincitore, esplode la violenza: 10 morti
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Uhuru Kenyatta è stato proclamato vincitore nelle elezioni presidenziali di martedì scorso. Il presidente uscente otterrà così un secondo mandato come ha confermato nella serata di ieri la Commissione elettorale. All'annuncio del risultato spari e gridahanno agitato le strade in varie parti del Paese. Il leader dell'opposizione sconfitto, Raila Odinga, non riconosce l'esito delle urne, dichiarandolo nullo, compromesso da brogli.


Secondo la polizia, le violenze sarebbero esplose in almeno due regioni dove l'oppositore Odinga è maggioritario. Un manifestante è morto nella città di Kisumu, come confermato da Human Rights Watch, due nella baraccopoli di Matahare (Nairobi) e il quarto è morto nella città di Siaya. Le proteste continuano in diverse parti del paese e si teme che il bilancio possa essere molto più alto. La polizia di Kisumu ha tagliato l'accesso al centro della città e nello slum di Kibera, nella capitale, le forze di sicurezza hanno lanciato gas lacrimogeni contro i manifestanti. La situazione è particolarmente tesa a Kibera, dove un reporter dell'emittante tv locale KTN è stato arrestato. Stando ancora ai media locali, i morti sarebbero addirittura 10 tra cui 9 giovani, uccisi dalla polizia a Kisumu, e una bimba di 9 anni alla periferia di Nairobi.


Odinga fece già ricorso dopo il voto del 2013, in cui era stato sconfitto, ma senza successo. «Ci sono spari dappertutto. Non sappiamo quando finiranno, ma stiamo pregando per la pace», ha dichiarato Lucas, abitante di Kisumu. Sul paese torna l'ombra delle sanguinose violenze che esplosero dopo le elezioni del 2007 e causarono oltre mille morti.

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