domenica 8 ottobre 2023
Netanyahu assume i "poteri di guerra": sarà un lungo conflitto. Almeno 500 morti israeliani (750 i dispersi), 313 palestinesi. Migliaia i feriti. Hezbollah spara dal Libano. Combattimenti in 7 zone
Il sistema missilistico Iron Dome in azione ad Askelon

Il sistema missilistico Iron Dome in azione ad Askelon - Ansa

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Il premier Benjamin Netanyahu, che ieri ha assunto i "poteri" per la guerra al termine di una riunione con il Consiglio di Difesa, non ha usato perifrasi: la guerra sarà lunga. Una notte di bombe sulla Striscia di Gaza e di caccia ai guerriglieri di Hamas che ancora si trovano nel territorio di Israele. Le Forze di difesa israeliane si starebbero intanto preparando a una incursione di terra nella Striscia di Gaza. Decine di carri armati israeliani che si stanno dirigendo verso l'enclave palestinese, come dimostrano i video condivisi sui social. In precedenza l'Idf aveva spiegato che era iniziata l'evacuazione dei residenti israeliani di 24 comunità a ridosso della Striscia di Gaza: un ordine da completare in una dozzina di ore prima di dichiarare la zona come "militare" per l'eventuale azione di terra. Da qui sono partiti in centinaia i miliziani di Hamas che hanno fatto incursione in Israele.

TRA I CINQUECENTO E I SEICENTO GLI ISRAELIANI UCCISI

Oltre cinquecento secondo fonti militari gli incursori che hanno ucciso da ieri mattina "tra i cinquecento e i 600 israeliani (secondo fonti delle tv), ferito oltre 2.000 persone e rapito decine di civili nei kibbuz e nelle case a ridosso del confine a Sderot. Hamas, infine, ha gettato la maschera per la prima volta su un elemento che gli analisti sottolinea dal primo momento dell'operazione di infiltrazione in territorio israeliano: "Siamo stati aiutati dall’Iran", ha ammesso un portavoce del movimento per la prima volta in questa guerra, che molti hanno già ribattezzato “Kippur 2”. Un’ammissione che apre inquietanti risvolti del conflitto che rischia di estendersi all’intero Medio Oriente. Pesantissimo il bilancio anche sul fronte palestinese, dove le informazioni sulle vittime filtrano però con il contagocce: secondo fonti mediche i morti sarebbero 313 e duemila le persone ferite. La zona più calda resta quella di Sderot, per quanto riguarda Israele: le sirene hanno suonato dall'alba e la città sarebbe stata colpita da almeno cento razzi sparati dalla Striscia, secondo fonti militari. Inoltre Chanel 12 parla di "750 israeliani che mancherebbero all'appello e quindi sono considerati "dispersi". In mattinata, invece, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ratificato la clausola di guerra, aggirando l'approvazione del governo e del gabinetto e assumendo i poteri di comando. In mattinata, il premier ha tenuto una valutazione della situazione con il Ministro della Difesa Yoav Gallant, il capo di stato Maggiore dell'Idf Herzi Halevi e altri leader dell'establishment della Difesa. Una mossa che si indica possa abbreviare la linea di comando nel caso di emergenza attuale.

Hamas non sembra però recedere e anzi chiama il popolo palestinese alla guerra totale. "I nostri combattenti stanno ancora attaccando obiettivi nei nostri Territori occupati, siamo riusciti a sostituire i combattenti sul campo di battaglia con nuovi combattenti e siamo riusciti a fornire rifornimenti a coloro che stanno ancora combattendo". Lo ha detto, citato da fonti locali, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, Abu Obaida. "Chiediamo a tutto il nostro popolo - ha aggiunto - di prendere parte a questa importante battaglia". Abbiamo "inviato nuove truppe all'alba. I nostri mujahedin continueranno ad attaccare gli invasori'', ha aggiunto Obaida. In particolare, ''sono stati inviati rinforzi'' in alcune aree, in un certo numero di località di kibbutz e nei villaggi di Sufa, Holit e Yated.

IL VIDEOMESSAGGIO DI UNA MAMMA

Tra il centinaio di rapiti in Israele c'è anche una ragazza israelo-tedesca. La sua storia è stata raccontata dalla madre. Sui social è stato condiviso l'appello di una donna tedesca, Ricarda Lauk, che vive in Israele e la cui figlia è stata sequestrata dai miliziani di Hamas. ''Mia figlia, Shani Nicole, cittadina tedesca, è stata rapita da Hamas mentre partecipava con un gruppo di turisti a una festa nel sud di Israele - racconta -. Mi è stato inviato un video dove ho potuto riconoscere mia figlia in una automobile, priva di coscienza, insieme a un gruppo di palestinesi, mentre attraversava le strade di Gaza''. La madre, nel videomessaggio, mostra la foto della figlia, ventiduenne.

Truppe israeliane pattugliano Sderot dopo il lancio di missili palestinese

Truppe israeliane pattugliano Sderot dopo il lancio di missili palestinese - Reuters

La donna lancia un appello per ricevere aiuto e chiede di poter ricevere notizie sulla figlia, della quale mostra il passaporto. Lo zio della giovane, Winfried Gehr, al quotidiano Bild, ha detto che Nicole, insieme al suo ragazzo, avevano partecipato a un festival musicale in un kibbutz. Comunque, sarebbero un centinaio i cittadini di Israele, soldati compresi, catturati da combattenti palestinesi in incursioni in più località del Paese: lo ha riferito l'ambasciata di Tel Aviv negli Stati Uniti, con un post diffuso sui social network.

Tra i rapiti figura anche una ragazza britannica, mentre due cittadini thailandesi sono morti durante gli attacchi di ieri, come ha riferito il premier della Thailandia Srettha Thavisin. Il primo ministro Thavisin ha detto di aver ricevuto un rapporto da Pannabha Chandraramya, ambasciatore thailandese a Tel Aviv, secondo cui oltre ai morti, persone di molte nazionalità sono state rapite dai militanti di Hamas. Il ministro degli Esteri Parnpree Bahiddha-Nukara ha aggiunto che otto thailandesi sono rimasti feriti e 11 sono stati catturati. Degli otto feriti, cinque sono stati ricoverati in ospedale. Un altro britannico è stato invece ucciso nell'attacco: il ventenne londinese e caporale dell'Idf, Nathanel Young, è stato ucciso in Israele nell'attacco sferrato da Hamas.

Una donna israeliana presa in ostaggio e portata nella Striscia di Gaza

Una donna israeliana presa in ostaggio e portata nella Striscia di Gaza - ANSA

NETANYAHU: CI HANNO IMPOSTO LA GUERRA

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che il suo Paese si sta "imbarcando in una guerra lunga e difficile", imposta dal movimento palestinese Hamas, che ha compiuto un attacco senza precedenti in territorio israeliano. In un messaggio pubblicato sul suo account X, Netanyahu ha affermato che la guerra "ci è stata imposta da un attacco omicida di Hamas". La prima fase della guerra, scrive Netanyahu, prevede la "distruzione della maggior parte delle forze nemiche" che si sono infiltrate in Israele e hanno ucciso civili e soldati. Israele ha anche lanciato un'offensiva a Gaza "e continuerà senza esitazione e senza tregua, fino al raggiungimento degli obiettivi", ha aggiunto. In precedenza l’esercito aveva diffuso il primo elenco delle vittime militari: una lista di 26 nomi, tra loro anche alcuni ufficiali.

LA LUNGA NOTTE

Per tutta la notte si sono ripetute le azioni dei caccia sulla Striscia. L'esercito israeliano ha fatto sapere che 10 palazzoni, dove si trovavano installazioni militari di Hamas, sono stati colpiti durante raid aerei notturni condotti sulla Striscia di Gaza. A essere colpito anche il quartier generale dell'intelligence di Hamas. La notte è stata però segnata anche dal diretto coinvolgimento degli sciiti filoiraniani libanesi: Hezbollah ha infatti affermato di aver usato "un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati" su posizioni israeliane nella zona contesa delle Fattorie di Sheeba, spiegando le modalità dell'operazione rivendicata questa mattina, alla quale Israele ha affermato di aver risposto. "La resistenza islamica (Hezbollah, ndr) ha attaccato tre posizioni del nemico sionista nella zona occupata delle Fattorie di Sheeba libanesi (...) con un gran numero di colpi di artiglieria e di missili guidati", si legge in un comunicato del 'Partito di Dio' sciita libanese, che esprime "solidarietà" con gli attacchi massicci di ieri di Hamas. Israele, che non vuole disperdere forze, si è limitato per ora a tiri di artiglieria verso la zona dei lanci, affermando di non avere per ora intenzione di aprire un “fronte nord”.

Le esplosioni all'alba a Gaza City: la reazione di Israele sulla Strisicia è stata prevalentemente area per ora

Le esplosioni all'alba a Gaza City: la reazione di Israele sulla Strisicia è stata prevalentemente area per ora - Ansa

E’ stata però anche una notte di scontri di terra. Sulle spiagge, dove le incursioni sono state bloccate sul nascere e in Israele a ridosso della Striscia, dove sono stati liberati alcuni kibbuz e ne restano altri sotto il controllo dei palestinesi. Sette almeno le aree in cui si combatte, stando ad Hamas, i miliziani sono ancora impegnati in battaglie "feroci all'interno di Israele".

Il REPORT SULLE CELLULE DORMIENTI E GLI INFILTRATI

E in Israele sarebbero ancora presenti "due cellule dormienti" di Hamas pronte ad entrare in azione se i militari israeliani entreranno nella striscia di Gaza per un'operazione di terra: lo si legge in un report di fonti qualificate dal quale emerge anche che l'invasione di alcune zone della Striscia da parte di Tel Aviv è uno scenario che viene dato per scontato. Quanto in profondità andrà invece l'operazione, sottolineano ancora le fonti, dipenderà dall'entità delle perdite provocate dall'attacco di Hamas. Nel report si sottolinea inoltre che nei territori del sud di Israele vicino alla Striscia di Gaza sarebbero presenti ancora alcuni gruppi di terroristi - più di una dozzina - e che tra gli ostaggi presi di Hamas, oltre a civili israeliani, ci sarebbero anche dei lavoratori asiatici. Altri due elementi vengono poi evidenziati, confermando che Israele sarebbe stato colto di sorpresa dal massiccio attacco di Hamas. Il primo riguarda un possibile nuovo fronte di tensioni in Cisgiordania: si sottolinea infatti che i coloni starebbero pensando di vendicarsi attaccando i cittadini palestinesi, con la possibilità concreta che il conflitto si estenda alla Cisgiordania. Il secondo, invece, riguarda il fronte libanese. Al momento la possibilità che possa incendiarsi anche quello è legata ad un ulteriore deterioramento della situazione e alla possibilità che Hamas e la Jihad islamica subiscano gravi perdite. Gli esperti danno inoltre per scontato che Israele tenterà di uccidere i leader delle due formazioni. Un punto, infine, riguarda l'Egitto: il Paese sarebbe pronto ad accogliere migliaia di palestinesi in fuga dalle zone di guerra. Tra i luoghi in cui ancora si combatte, secondo la nota, Ofakim, Sderot, Yad Mordechai, Kfar Azza, Be'eri e Kissufim.

IL “COINVOLGIMENTO” DI TEHERAN

Se la Casa Bianca getta acqua sul fuoco sul coinvolgimento diretto dell’Iran - che comunque con la presenza in Siria e l’appoggio agli Hezbollah libanesi è da tempo presente ai confini dello Stato ebraico - affermando che è “troppo presto per considerare “l’Iran coinvolto”, i leader del movimento terroristico che comandano nella Striscia non nascondono nulla. O almeno lo fanno a fini propagandistici per disegnare scenari inquietanti. Un portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, ha dichiarato alla Bbc che nel suo attacco ad Israele Hamas ha ricevuto il sostegno dell'Iran. Dichiarazione che ha scatenato forti reazioni e preoccupazioni. Se gli Usa frenano, la Cina con un copione ormai collaudato chiama le parti a una ragionevolezza, la Russia dopo il compiacimento di ieri tace.

Intanto, a quasi 30 ore dall'assalto di Hamas contro Israele sono stati ritrovati e soccorsi alcuni giovani che partecipavano al rave party preso di mira dai miliziani e che sono riusciti a mettersi in salvo fuggendo. I ragazzi, che risultavano dispersi, sono arrivati nella zona di Nativot e sono stati accompagnati dalle Forze di difesa israeliana (Idf) in un'area sicura.

I COLLEGAMENTI AEREI

La compagnia di bandiera francese Air France ha annunciato la sospensione dei suoi collegamenti aerei con Tel Aviv. Si tratta di una misura ''temporanea'', ha spiegato la premier francese Elisabeth Borne alla emittente Bfmtv da Bordeaux. Una decisione presa dopo il deterioramento delle condizioni di sicurezza seguito all'attacco sferrato da Hamas contro Israele. La prima ad annunciare una riduzione dei suoi viaggi in Israele era stata ieri la compagnia di bandiera tedesca Lufthansa. L’Italia per il momento resta collegata con Israele. "Il consiglio che diamo ai cittadini italiani (in Israele) che vogliono tornare in Italia è di non andare in aeroporto senza avere il biglietto aereo", ha spiegato ieri mattina il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: "Ci sono due compagnie aeree che volano, Israir ed El Al:,con queste due compagnie si può tornare in Italia. So che alcuni connazionali sono già partiti da Israele e stanno rientrando in Italia".

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