martedì 13 giugno 2023
Diverse Ong per i diritti umani hanno identificato le vittime. Il regime, secondo Amnesty, lo scorso anno ha ucciso quasi seicento persone
Manifestazione contro le esecuzioni capitali in Iran a Roma

Manifestazione contro le esecuzioni capitali in Iran a Roma - Ansa

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Dal 6 al 12 giugno 10 condanne alla pena capitale sono state eseguite in Iran. Lo denunciano varie organizzazioni non governative, tra cui Hengaw e l'associazione degli attivisti per i diritti umani iraniani Hrana. Per crimini relativi allo spaccio di droga, due persone sono state impiccate il 6 giugno a Karaj, Einollah Badri-Nejad e un altro non identificato, mentre l'8 giugno è stata eseguita a Zahedan la condanna a morte per omicidio ricevuta due anni fa dal 45enne Alidoost Sulamani.
Ghobad Farhadpour e Jafar Mohammadpour sono stati impiccati il 9 giugno a Urmia per condanne relative allo spaccio di droga mentre il 10 giugno sono eseguite nella prigione centrale di Karaj le condanne a morte di altre due persone: Masoud Sasani e Saeed Nasiri, entrambi condannati sempre per spaccio di droga. L'11 giugno sono stati impiccati, nel carcere di Hamedan, Hossein Amani-Nejad per crimini relativi allo spaccio di droga e Hamed Yavari, ritenuto colpevole dell'omicidio della sorellastra 16enne. Ieri è stata invece eseguita la condanna a morte, ad Ahvaz, per Hadi Al-Naser, arrestato cinque anni fa con l'accusa di omicidio premeditato.
Secondo un rapporto di Amnesty International, nel 2022 in Iran sono state eseguite oltre 576 condanne a morte portando la Repubblica islamica ad essere il secondo Paese al mondo per l'esecuzione della pena capitale, dopo la Cina con oltre 1.000 esecuzioni.

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