lunedì 17 gennaio 2011
Non verrà eseguita la sentenza di impiccagione per concorso in omicidio del marito a carico di Sakineh Mohammadi, per il perdono concesso alla donna dai figli della coppia. Lo ha reso noto il capo della commissione parlamentare iraniana per i diritti umani, Zohre Elahian, in una lettera al presidente brasiliano Dilma Rousseff.
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L'Iran ha sospeso la sentenza di impiccagione per concorso in omicidio del marito a carico di Sakineh Mohammadi, a causa del perdono concesso alla donna dai figli della coppia.Lo ha reso noto il capo della commissione parlamentare iraniana per i diritti umani, Zohre Elahian, in una lettera al presidente brasiliano Dilma Rousseff.La condanna alla lapidazione per adulterio a carico di Sakineh era stata sospesa l'anno scorso dopo le proteste di numerosi governi, ma sulla donna pendeva ancora la condanna all'impiccagione per concorsonell'omicidio del marito.L'anno scorso l'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che aveva ottimi rapporti con l'Iran, aveva offerto asilo alla donna. L'offerta era stata rifiutata dalla autorità iraniane.  
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