lunedì 14 dicembre 2009
Un filmato di origine incerta che mostra dimostranti bruciare le immagini dell'ayatollah Khomeini, offre al regime la possibilità di schiacciare gli oppositori. Voci su imminente arresto di Mussavi.
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La Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha affermato ieri che "l'opposizione sarà eliminata agli occhi della nazione", dopo sei mesi di proteste di piazza seguite alla contestata rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad il 12 giugno scorso. Il discorso di Khamenei è stato ritrasmesso dallatelevisione di Stato mentre, dalla notte scorsa, circolano insistenti sui siti dell'opposizione le voci del possibile  arresto di Mir Hossein Mussavi e di altri capi della protesta per cercare di mettere fine definitivamente alle manifestazioni nelle piazze e nelle università. L'occasione che a loro avviso sarebbe usata è un filmato diffuso dalla televisione di Stato in cui si vede una fotografia del defunto ayatollah Ruhollah Khomeini, fondatore della Repubblica islamica, venire stracciata da sconosciuti che la tv indica come studenti dell'opposizione. Anche i Pasdaran sono intervenuti ieri con un comunicato in cui avvertono di essere pronti ad "affrontare i nemici", compresi quelli all'interno del Paese, e chiedono "l'immediato processo e la punizione degli elementi che stanno dietro le quinte e di coloro che hanno compiuto l'atto vergognoso".Secondo i siti dell'opposizione, con l'arresto di Mussavi si vorrebbe cercare di porre fine alle proteste di piazza prima dell'Ashura, la ricorrenza sciita del martirio dell'Imam Hossein, che quest'anno cade il 26 e 27 dicembre e nella quale l'opposizione potrebbe approfittare delle grandi processioni religiose che attraversano le città iraniane per tornare a manifestare.Il sito ufficiale di Mussavi, Kaleme, chiede a "tutti i sostenitori del movimento verde (cioè dell'opposizione, ndr) di essere vigili e continuare a seguire le notizie", poichè "qualcosa sta per accadere in seguito allo scenario pianificatosull'insulto all'Imam Khomeini".Pur senza nominarli, Khamenei ha accusato i leader dell'opposizione di avere "violato la legge, organizzato rivolte e incoraggiato la gente a resistere al sistema" della Repubblica islamica. "Non si tratta di cose da poco - ha aggiunto la Guida suprema - e tutto questo ha dato coraggio ai nemici".  "Ma essi - ha affermato ancora Khamenei - sono come la schiuma sull'acqua e quello che rimane è il sistema. L'opposizione verrà eliminata agli occhi della nazione". L'ayatollah ha definito gli avversari "ex fratelli" ed ha affermato che "il sistema giudiziario deve compiere il suo dovere". Frase che potrebbe essere letta come una conferma degli arresti annunciati. Anche 232 parlamentari, su un totale di 290, hanno firmato una dichiarazione in cui chiedono che la magistratura "affronti seriamente ... coloro che hanno diretto la sedizione negli ultimi mesi". Ma alcuni deputati riformisti, così come esponenti conservatori moderati, hanno affermato che il filmato trasmesso dalla televisione di Stato è un falso.   A mettere in dubbio l'autenticità delle immagini è stato anche l'istituto controllato dalla famiglia di Khomeini, che cura la pubblicazione delle sue opere. E l'erede diretto del fondatore della Repubblica islamica, il nipote Hassan Khomeini, ha finora mantenuto il silenzio sulla vicenda. Anche l'ex presidente riformista Mohammad Khatami ha detto di non credere che a stracciare la foto siano stati studenti dell'opposizione e ha aggiunto che "protestare contro l'oppressione è un dovere religioso, rivoluzionario e nazionale".
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