giovedì 21 giugno 2018
Un migliaio i familiari dei passeggeri raccolti a igaras, la città sul lago Toba da dove vengono coordinati gli sforzi delle squadre di soccorso. Recuperati solo 4 corpi, 18 i sopravvissuti
I parenti delle vittime in attesa di notizie a Tigaras, la città sul lago Toba (Ansa)

I parenti delle vittime in attesa di notizie a Tigaras, la città sul lago Toba (Ansa)

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Circa un migliaio di familiari degli oltre 190 passeggeri dispersi del traghetto affondato lunedì scorso sono sul posto in attesa di notizie a Tigaras, la città sul lago Toba da dove vengono coordinati gli sforzi delle squadre di soccorso, giunte al quarto giorno di operazioni. Le ricerche hanno portato finora al ritrovamento di soli quattro corpi e di 18 sopravvissuti (tra cui il capitano del traghetto, interrogato dalla polizia), tutti tratti in salvo nelle prime ore successive al naufragio, avvenuto alle 17.30 di lunedì.


Le speranze di ritrovare altre persone in vita sono quasi definitivamente tramontate, e l'atmosfera sul molo dove i familiari attendono notizie è funerea, tra pianti e canti religiosi nel tentativo di tenere su il morale di chi attende notizie dei propri cari. "Fateci sapere qualcosa" è la domanda che tutti ripetono.


L'incidente rappresenta il peggiore naufragio di un traghetto passeggeri nel Paese nell'ultimo decennio. Il fatto che il mezzo avesse imbarcato una quantità di persone cinque volte superiore alla sua capacità, che era di sole 43 persone, ha provocato un'ondata di polemiche in patria, spingendo il presidente Joko idodo a promettere un giro di vite sul rispetto delle norme di sicurezza.


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