sabato 12 febbraio 2011
Il governo ha decretato lo stato d'emergenza per l'eccezionale afflusso di immigrati dal Maghreb. Ponte aereo per trasferire da Lampedusa i 4 mila maghrebini arrivati negli ultimi 4 giorni. Un barcone si è rovesciato nelle acque tunisine: almeno un morto. L'Italia ha sollecitato l'intervento della Ue. Avvistate altre dieci imbarcazioni cariche di immigrati.
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Il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato d'emergenza per l'eccezionale afflusso di immigrati provenienti via mare dal Maghreb. A Lampedusa è stato attivato un ponte aereo per smistare i 4 mila immigrati arrivati negli ultimi 4 giorni. Il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha convocato l'unità di crisi per affrontare la situazione di emergenza che si è venuta a creare a Lampedusa. Lo stato d'emergenza consentirà l'immediata adozione, con ordinanza di Protezione civile, delle misure necessarie per controllare il fenomeno e assistere i cittadini in fuga dai paesi nordafricani.Il ministro Sacconi ha spiegato che l'Italia ha sollecitato l'Ue sulla questione. "Ci siamo attivati con la Ue - ha detto il ministro - che mi sembra abbia finora proceduto 'lento pedè".BARCONE AFFONDA DAVANTI ALLA TUNISIAUn barcone di immigrati clandestini è affondato sabato in acque tunisine al largo di Zarzis (Jdarya). Secondo l'agenzia di stampa tunisina Tap, un ragazzo sarebbe affogato e un altro giovane risulterebbe disperso. La barca trasportava 12 immigrati. Gli altri passeggeri sarebbero rimasti illesi eccetto tre altri ragazzi che sarebbero stati trasferiti nell'ospedale regionale di Zarzis. "Due di loro sono sotto stretta sorveglianza" ha reso noto il direttore dell'ospedale. I servizi di sicurezza intanto continuano le ricerche per ritrovare la persona scomparsa. Il barcone era uno di quelli utilizzati per trasportare i clandestini verso l'Europa.AVVISTATE DIECI IMBARCAZIONISono dieci le imbarcazioni cariche di immigrati dirette verso l'isola di Lampedusa, la più vicina di queste e a circa 40 miglia. A bordo di ogni nace ci sarebbero diverse decine di immigranti. Le imbarcazioni sono state avvistate dagli aerei della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che pattugliano costantemente il tratto di mare tra le coste africane e la Sicilia.SBARCO IN CALABRIA: ARRESTATO LO SCAFISTAUna barca a vela battente bandiera britannica con a bordo 31 immigrati clandestini è stata intercettata nella notte a un miglio dalle coste del crotonese. Il natante, con a bordo 18 uomini, quattro donne e nove bambini (di cui uno neonato), tutti di etnia curda irachena, si apprestava ad effettuare lo sbarco quando è stato raggiunto dalle unità del Reparto aeronavale della Guardia di finanza impegnate in attività di pattugliamento. I militari, dopo aver avvicinato il veliero, ne hanno preso il controllo e dopo aver constatato le condizioni generali di salute dei migranti e valutato lo stato di integrità lo hanno condotto nel porto di Crotone. Gli immigrati, apparsi tutti in buone condizioni, sono stati affidati al personale della Croce rossa che, successivamente, li ha accompagnati nel centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto.Le indagini svolte a bordo dell'imbarcazione e proseguite a terra con l'ausilio del personale della squadra mobile e dei carabinieri, hanno consentito ai finanzieri di identificare e arrestare un uomo di nazionalità turca ritenuto lo scafista. I clandestini hanno riferito di essere partiti cinque giorni fa dalla Turchia.  Con quello di oggi salgono a sei gli sbarchi di immigrati sulle coste calabresi dall'inizio dell'anno. I clandestini, dopo controlli più accurati effettuati da finanzieri, carabinieri e agenti della squadra mobile di Crotone, sono risultati di nazionalità turca, siriana, iraniana e irachena.
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