sabato 15 luglio 2017
L'incendio nella residenza Marco Polo si è esteso dal 26/o piano e ha investito varie unità abitative: centinaia i residenti evacuati dai pompieri. Non aveva sistemi antincendio
L'incendio si è sviluppato nel pomeriggio al ventiseiesimo piano del grattacielo (Ansa)

L'incendio si è sviluppato nel pomeriggio al ventiseiesimo piano del grattacielo (Ansa)

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Torna la paura e si ripropone il dramma di Londra. Almeno 3 persone sono morte in un incendio che è divampato al 26/o piano di un grattacielo ad Honolulu, capitale delle Hawaii, e altre centinaia di persone
sono fuggite mentre le fiamme si espandevano dai piani alti di un enorme complesso di appartamenti. L'incendio nella residenza Marco Polo si è esteso dal 26/o piano almeno fino al 28/o e ha investito varie unità abitative. Le tre vittime sono state ritrovate al 26/o piano. I vigili del fuoco hanno riferito di persone prigioniere nei loro appartamenti nel complesso in fiamme. Il grattacielo, situato nei pressi della zona turistica Waikiki, ha 568 appartamenti e quattro centri commerciali. Almeno quattro persone sono state ricoverate in ospedale.


L'incendio, hanno detto i vigili del fuoco, è scoppiato poco dopo le due del pomeriggio in un appartamento al 26.mo piano dell'edificio, costruito nel 1971, prima che la legge imponesse l'installazione di erogatori automatici (detti sprinkler) che si attivano in caso di incendio. "Senza alcun dubbio, se ci fossero stati gli spruzzatori automatici in quell'appartamento, il fuoco sarebbe stato contenuto in quell'unità", ha detto la residente Teresa Sommerville alla tv locale Khon. Il sindaco della città, Kirk Caldwell, ha detto che occorre varare una legge che imponga l'installazione di sistemi antincendio negli edifici più vecchi. "Il problema più rilevante è il costo - ha detto - I residenti devono pagare. È un sistema costoso. Ma se ti salva la vita, allora vale la pena pagare".

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