lunedì 21 febbraio 2011
Un inizio d'anno catastrofico per il partito della cancelliera tedesca: ha perso il primo grande appuntamento elettorale del 2011, quello nella città-Land di Amburgo, dove è stato schiacciato dalla Spd. Le prime proiezioni parlano chiaro: i socialdemocratici torneranno al governo. Sono al 49,4% ma possono arrivare alla maggioranza assoluta; i conservatori, sprofondati al 21,4%, saranno costretti a lasciare leccandosi le ferite.
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È stato un inizio d'anno catastrofico per la Cdu della cancelliera tedesca Angela Merkel: il partito ha perso il primo grande appuntamento elettorale del 2011, quello nella città-Land di Amburgo, dove è stato schiacciato dalla Spd. Le prime proiezioni parlano chiaro: i socialdemocratici torneranno al governo. Sono al 49,4% ma possono arrivare alla maggioranza assoluta; i conservatori, sprofondati al 21,4%, saranno costretti a lasciare leccandosi le ferite.E per la Cdu il risultato è perfino inferiore alle previsioni della vigilia, che stimavano una perdita massima di 20 punti percentuali: secondo le proiezioni, il rosso è di 21,2 punti, rispetto al 42,6% del 2008. Sempre rispetto alle elezioni precedenti, la Spd ha guadagnato 15,3 punti, mentre i Verdi hanno registrato un +1,6 punti all'11,2% e la Linke è rimasta sostanzialmente stabile, scendendo al 6,1% (6,4% nel 2008).L'altra novità di oggi è l'ingresso della Fdp nel Parlamento di Amburgo. Il partito del vice cancelliere e ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, infatti, ha superato la soglia di sbarramento del 5%, ottenendo il 6,5% dei voti.«Questo è un risultato storico. Non solo per noi, ma anche per gli altri», ha commentato il leader della Spd nazionale, Sigmar Gabriel, secondo il quale il risultato dimostra che il partito è stato capace di rispondere ai bisogni e alle preoccupazioni quotidiane dei cittadini. Per i cristiano democratici della Merkel, si tratta di una dura sconfitta e la stampa non nasconde la possibilità che questo risultato si trasformi in uno "sgradevole trend" nel corso dell'anno. Certo è, che per la Merkel il 2011 sarà particolarmente delicato: nei prossimi sette mesi, ci saranno altre sei elezioni regionali in Germania e la Cdu dovrà difendersi altre tre volte (Sassonia-Anhalt il 20 marzo, Baden-Wuerttemberg il 27 marzo e Meckleburgo Pomerania Occidentale il 4 settembre). Sconfitte come quella odierna, che segue la perdita del Nord Reno-Westfalia nel maggio 2010, metterebbero in serie difficoltà i conservatori in vista delle politiche del 2013. Già ora, a causa della batosta di Amburgo, per la coalizione della Merkel sarà ancora più difficile riuscire a passare le leggi al Bundesrat. Dopo la sconfitta nel Nord Reno-Westfalia, la coalizione aveva perso la maggioranza - per un voto - alla Camera alta dei rappresentanti regionali. Senza Amburgo, che conta tre seggi su 69, il divario si allarga a quattro voti e questo significa che sarà molto più difficile spingere per l'approvazione delle leggi senza fare grosse concessioni all'opposizione.Gli analisti politici si domandano se il voto di oggi possa davvero comportare rischi futuri per l'Unione (Cdu-Csu) della Merkel, che a livello nazionale sta risalendo gradualmente nei sondaggi (è al 36% circa, rispetto al 33,8% delle politiche 2009). Secondo alcuni osservatori, non ci dovrebbero essere conseguenze, soprattutto perchè il voto di Amburgo era basato su temi locali.Molti attribuiscono la debacle all'incapacità di governare del sindaco, Christoph Ahlhaus, il quale ha sostituto Ole von Beust lo scorso luglio. È da allora che la Cdu regionale ha  cominciato a perdere terreno, insieme alla coalizione cristiano democratici-Verdi. Sfuma, quindi, anche il sogno di vedere l'alleanza Cdu-Verdi come un possibile modello da esportare a livello nazionale.La Spd torna così al potere ad Amburgo dopo 10 anni. Nel 2001, infatti, venne battuta dalla Cdu e dovette lasciare dopo avere governato la città anseatica per 44 anni di fila.
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