giovedì 11 gennaio 2024
Guidati da due religiose peruviane hanno proseguito il catechismo nonostante il conflitto. Domenica hanno ricevuto il Sacramento
I bambini con padre Yusuf al temine della celebrazione della Messa in cui hanno ricevuto la Prima Comunione

I bambini con padre Yusuf al temine della celebrazione della Messa in cui hanno ricevuto la Prima Comunione - Facebook parrocchia Sacra Famiglia

COMMENTA E CONDIVIDI

Le bombe non hanno fermato le lezioni di catechismo. I bambini hanno continuato a prepararsi per la Prima Comunione, guidati da
María del Pilar e María del Perpetuo Socorro Llerena Vargas, religiose missionarie peruviane della Famiglia del Verbo Incarnato. Domenica scorsa, giorno in cui si celebra il Battesimo del Signore, così, i bambini della Sacra Famiglia, l'unica parrocchia cattolica di Gaza, hanno ricevuto l'Eucarestia. Avrebbe dovuto impartirgliela il cardinale Pierbattista Pizzaballa, nella tradizionale visita alla Striscia di dicembre. Purtroppo, però, il Patriarca non ha potuto raggiungere l'enclave a causa del conflitto. E' stato, così, il parroco vicario, padre Yusuf, ad amministrarla. «Abbiamo addobbato la chiesa con il poco che avevamo perché fosse un giorno speciale per tutti». Il Patriarcato latino di Gerusalemme ha sottolineato il grande impegno della Sacra Famiglia nel continuare ad impartire i Sacramenti «in questo tempo di difficoltà. Tutti i giorni si celebra la Messa a cui partecipano i tanti che hanno trovato rifugio all'interno della Chiesa». I cristiani nella Striscia sono 992, di cui 135 cattolici, su un totale di 2,3 milioni di abitanti che la Chiesa assiste – senza distinzione di religione – con tre scuole, tre centri per i più poveri, dieci centri sanitari. Il complesso parrocchiale della Sacra Famiglia ospita quasi seicento sfollati.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: