venerdì 18 ottobre 2013
Il Consiglio costituzionale francese ha escluso la "clausola di coscienza" per i sindaci che si oppongono alle nozze gay. La decisione dei "Saggi", ai quali si erano rivolti proprio alcuni sindaci, è stata resa nota stamattina.​
Francia, prima adozione dopo la legge sui matrimoni omosessuali
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Il Consiglio costituzionale francese ha escluso la "clausola di coscienza" per i sindaci che si oppongono alle nozze gay. La decisione dei "Saggi", ai quali si erano rivolti proprio alcuni sindaci, è stata resa nota stamattina.I richiedenti chiedevano di appurare se fosse conforme o meno alla Costituzione l'assenza nella legge di disposizioni che garantiscano la libertà di coscienza dei funzionari dello stato civile ostili al matrimonio omosessuale. Nel loro parere, i giudici costituzionali hanno ravvisato una "conformità alla Costituzione" delle disposizioni contestate. In particolare, non prevedendo alcuna clausola di coscienza al momento del voto della norma, "il legislatore ha inteso assicurare l'applicazione della legge da parte dei suoi agenti e garantire così il buon funzionamento e la neutralità del servizio pubblico dello stato civile".
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