giovedì 6 luglio 2023
La procura ha aperto un’inchiesta per la morte, domenica, di un giovane a margine dei disordini scoppiati in città.
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In Francia sembra essersi placato il vortice di roghi giovanili in nome del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto a Nanterre davanti a testimoni.

Ma la tensione resta, anche perché adesso s’inasprisce pure la polemica attorno al caso del 27enne Mohamed, morto prima dell’alba di domenica a Marsiglia, per «uno shock violento al livello del torace» attribuito dai medici a una pallottola di gomma di tipo flash-ball, come quelle usate dalle forze dell’ordine per reprimere i rivoltosi.

Questo pomeriggio, a partire dalle 18, Marsiglia è stata il teatro di una ‘marcia bianca’ per l’uomo che attendeva d’essere padre per la seconda volta. Un evento, lanciato sui social da esponenti della sinistra, nella cité Air-Bel, quartiere popolare della città portuale. I partecipanti, meno di un migliaio, hanno manifestato in un clima di relativa calma.

L’inchiesta è in corso, ma vari indizi corroborano già la versione di una morte a margine delle violenze, di cui Mohamed era semplice spettatore, secondo quanto ha sostenuto ai media pure la moglie Nour: «Non faceva nulla di male. Stava soltanto riprendendo delle immagini». L’uomo è morto per un arresto cardiaco dopo aver perduto il controllo del motorino che stava conducendo. Sul suo torace sono stati ritrovati i caratteristici segni di un impatto da arma di tipo flash-ball, ufficialmente considerata come ‘sub-letale’, ma da sempre molto contestata, nella scia di non poche ‘sbavature’ da parte di agenti in assetto antisommossa.

In Francia è ormai lunga la coda di rabbia per i metodi della polizia, talora sospettata pure di un orientamento razzista.

Nelle ultime ore, retrospettivamente, si è dato risalto pure a un’altra vittima della polizia, il 19enne Oussein, originario della Guinea, ucciso ad Angouleme il 14 giugno — dunque, prima dello scoppio del caso «Nahel» — a un posto di blocco, con una pallottola al torace, in una situazione simile a quella del decesso di Nahel: il presunto non rispetto dell’alt a un posto di blocco. Stava andando al lavoro a bordo della sua auto. In tutto, sono 10 le inchieste in corso su azioni controverse della polizia durante l’ultima ondata di violenze. Dall’inizio del 2022, invece, sono state 15 le persone uccise in Francia da agenti per un presunto rifiuto di fermarsi a un controllo stradale.

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