mercoledì 20 ottobre 2010
Un'altra giornata di tensione e disordini per le proteste contro la riforma delle pensioni che sarà votata domani, venerdì, dal Senato. E i sindacati indicono altre due giornate di sciopero generale, probabilmente il 28 ottobre e il 6 novembre.
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Nuovi scontri tra giovani manifestanti e agenti di polizia si sono verificati a Nanterre, alle porte di Parigi, e a Lione nel quadro delle proteste contro la riforma delle pensioni. I manifestanti hanno preso di mira anche il porto di Le Havre, principale terminale nel Paese dello scambio di petrolio. I dimostranti, in sciopero dallo scorso 13 ottobre, hanno fermato lo scarico di dieci petroliere. Dopo la sesta giornata di mobilitazione di ieri, macchiata da episodi di violenza da parte dei "casseurs" alla fine delle manifestazioni, l'agitazione sociale si è trasferita in gran parte al braccio di ferro sulla distribuzione del carburante nel Paese, dove ieri oltre 4mila pompe di benzina erano a secco. Come annunciato ieri pomeriggio dal primo ministro Francois Fillon, il governo si è messo al lavoro per sbloccare i depositi: poco prima delle 4 del mattino le forze dell'ordine hanno sgomberato quelli di Donges (ovest), di Le Mans (nord) e della Rochelle (ovest), senza incidenti. Nel primo caso, tuttavia, la strada di accesso a Donges è stata bloccata nuovamente poco più tardi dai manifestanti e il sito è di nuovo inaccessibile stamattina. In Normandia, a Caen, il deposito di carburante che era stato sbloccato ieri dai gendarmi è stato nuovamente occupato dai militanti del sindacato Cgt, che hanno anche preso il controllo degli oleodotti di Port-de-Bouc, nella regione di Marsiglia. Cinquecento manifestanti hanno poi bloccato lo strategico deposito che rifornisce gli aeroporti di Nizza, Marsiglia, Lione oltre alle basi militari della regione.Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha affermato in Consiglio dei ministri di aver dato l'ordine di sbloccare "tutti i depositi" di carburante di Francia "per ripristinare al più presto una situazione normale" nel Paese. "Per milioni di cittadini francesi i trasporti sono vitali. Si tratta di una libertà fondamentale. E in questi ultimi giorni molti di loro hanno dovuto affrontare i problemi di rifornimento di carburante che hanno toccato una parte delle stazioni di servizio", ha detto Sarkozy durante il Consiglio dei ministri di oggi. "Ho quindi dato istruzioni - ha affermato - affinché tutti i depositi di carburante siano sbloccati per riportare la situazione al più presto alla normalità". Tre depositi di carburante dell'ovest della Francia, a Donges, a Le Mans e a La Rochelle, sono stati sbloccati durante la notte dopo l'intervento delle forze dell'ordine. Oggi il ministro dell'Interno Brice Hortefeux ha avvertito che nuovi interventi di questo tipo saranno effettuati lungo tutta la giornata di oggi.Intanto i sindacati chiameranno di nuovo i francesi, e per ben due volte, a scioperare e a scendere in piazza contro la riforma delle pensioni, anche dopo l'approvazione in Parlamento. Secondo quanto si è appreso da una fonte sindacale in margine alla riunione dei vertici della Cgt e della Cfdt, la prima giornata di sciopero sarà proclamata per giovedì 28 ottobre, mentre sarà riunita la commissione paritaria Assemblea-Senato che deve armonizzare i punti discordanti fra i testi approvati nei due rami del Parlamento. La seconda sarebbe in programma per il 6 novembre, alla vigilia della promulgazione della legge di riforma.
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