venerdì 15 settembre 2023
L’obiettivo è di raccogliere in 4 anni 200 milioni di euro, permettendo ai benefattori di poter dedurre dalle tasse il 75% del proprio dono. La cordata nazionale mira a salvaguardare 3mila edifici
Il presidente francence Emmanuelle Macron al G20 in India

Il presidente francence Emmanuelle Macron al G20 in India - ANSA

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Dopo le collette nazionali e internazionali per salvare a Parigi la Cattedrale di Notre-Dame devastata dalle fiamme nel 2019, adesso quelle per restaurare migliaia di chiese e altri edifici di ogni culto dal valore patrimoniale.
In Francia, è giunta l’ora di un’operazione senza precedenti a favore del patrimonio religioso in pericolo. L’ha appena annunciata il presidente Emmanuel Macron, dichiarando che l’obiettivo è di raccogliere in 4 anni ben 200 milioni di euro, permettendo ai benefattori di poter dedurre dalle tasse ben il 75% del proprio dono (fino a un tetto di 1.000 euro), contro l’abituale quota del 66% riconosciuta quando si finanziano enti e cause di utilità pubblica.
A pochi giorni dalla visita di papa Francesco a Marsiglia e alla vigilia delle Giornate europee del patrimonio, quest’anno focalizzate in Francia proprio sulle opere religiose, Macron ha annunciato la svolta durante una trasferta in Borgogna, per visitarvi la Chiesa Collegiata di Semur-en-Auxois. La grande cordata nazionale mira a salvaguardare gli almeno 3mila edifici religiosi di pregio che versano attualmente in condizioni preoccupanti, senza che spesso gli enti locali abbiano fondi necessari per avviare dei restauri. L’iniziativa è rivolta proprio ai comuni con meno di 10mila abitanti, che non di rado accolgono un patrimonio religioso di grande valore ma misconosciuto. Lo stato di degrado di molti edifici «nutre sentimenti d’indignazione presso la classe politica e gli abitanti, poiché esiste un attaccamento a questo patrimonio, per i credenti e per i non credenti», ha dichiarato Macron.
Si tratta di una svolta che tiene conto pure del contesto di una rinnovata attenzione verso le condizioni del patrimonio religioso, alimentata pure dal rogo di Notre-Dame. Su questo sfondo, il governo si prepara pure a far evolvere la legislazione per permettere a dei fondi pubblici di finanziare i lavori d’isolamento energetico anche degli edifici religiosi posteriori al 1905, che appartengono in genere agli organismi confessionali.

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