mercoledì 30 ottobre 2013
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Il luogo in cui si trovano i due vescovi di Aleppo rapiti è stato individuato, e sono iniziati “contatti indiretti” con i sequestratori per ottenerne la liberazione. Secondo quanto riporta l'agenzia Fides, lo ha dichiarato il generale Abbas Ibrahim, capo della Sicurezza Generale libanese, che ha anche confermato alcune sue precedenti dichiarazioni sulla complessità del caso riguardante i due vescovi sequestrati. Le nuove rivelazioni del Generale Ibrahim sono riportate in una nota messa in circolazione martedì 29 ottobre dalla Sicurezza Generale libanese. “Circa un mese fa” ha spiegato il generale “ho contattato una persona che mi ha detto dove erano detenuti i vescovi Boulos al-Yazigi e Yohanna Ibrahim, e su questa base ho iniziato i negoziati”. “Noi - ha aggiunto l'alto ufficiale degli apparati di sicurezza libanesi - siamo ora indirettamente in contatto con i rapitori, e questo è uno sviluppo rilevante che useremo come punto di partenza per ottenere i risultati da noi auspicati”. I due vescovi metropoliti di Aleppo – il greco ortodosso Boulos al-Yazigi e il siro ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim – erano stati rapiti lo scorso 22 aprile nell'area compresa tra la metropoli siriana e il confine con la Turchia. Da allora, nessun gruppo aveva rivendicato il sequestro. La scorsa settimana, durante colloqui avuti a Doha con il Patriarca maronita Bechara Boutros Rai e il generale Ibrahim, l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani aveva promesso di fare tutto il possibile per favorire il rilascio dei due vescovi
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