venerdì 15 marzo 2024
Secondo le Nazioni Unite le fonti di approvvigionamento sono sufficienti, ma il clima sta alterando gli equilibri: 783 milioni di persone, ovvero oltre il 9% della popolazione mondiale, soffre la fam
Bimbo denutrito in un centro alimentare in Senegal

Bimbo denutrito in un centro alimentare in Senegal - Ansa

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Il mondo ha le risorse per sfamare tutti dunque nessuno dovrebbe soffrire la fame nel ventunesimo secolo, ma il cambiamento climatico, con ondate di calore estreme, innalzamento del livello dei mari, inondazioni e siccità devastano i raccolti e causano livelli acuti di insicurezza alimentare. Per questo, lo scorso anno, 783 milioni di persone, ovvero oltre il 9% della popolazione mondiale, hanno sofferto di fame cronica e più di 333 milioni di persone hanno affrontato livelli acuti di insicurezza alimentare, con un aumento di quasi 200 milioni di persone rispetto ai livelli pre-Covid.
E' quanto ha denunciato il vice capo dei diritti umani delle Nazioni Unite, Nada Al-Nashif secondo cui "la triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, dell'inquinamento e della perdita di biodiversità", continua a generare massicce violazioni dei diritti umani in tutto il mondo. Oltre a contribuire ai conflitti, che portano allo sfollamento, queste crisi causano fame e carestie, infliggono "sofferenze insopportabili, arrestano la crescita dei bambini, rendono bambini e adulti più vulnerabili alle malattie e, in ultima analisi, distruggono vite e mezzi di sussistenza", ha insistito Nada Al-Nashif.
Invece di raggiungere l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile di 'fame zero' entro il 2030, la Fao stima che nel 2030 quasi 600 milioni di persone soffriranno ancora la fame. Inoltre, il deterioramento dei sistemi alimentari e dei mezzi di sussistenza locali, che dipendono da un clima sicuro e stabile, causa lo spostamento della popolazione. Una ricerca dell'Ufficio dell'Alto Commissario per il Sahel ha dimostrato che il declino dell'accesso al cibo e ai mezzi di sussistenza nell'agricoltura, nella pastorizia e nella pesca è un fattore trainante della migrazione. "Tutti i paesi devono promuovere la protezione sociale universale" ha concluso il rappresentante Onu secondo cui è necessario mobilitare i finanziamenti per realizzare il diritto al cibo.

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