martedì 2 gennaio 2024
Il premier etiope Abiy ha raggiunto il suo scopo, dopo anni di dispute e una guerra con l'Eritrea. L'autoproclamato Stato del Somaliland acconsentirà l'uso di un porto. Ora si teme l'escalation
Abiy Ahmed alla Cop28 di Dubai con Giorgia Meloni

Abiy Ahmed alla Cop28 di Dubai con Giorgia Meloni - Ansa

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Abiy Ahmed alla Cop28 di Dubai con Giorgia Meloni

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Alla fine Addis Abeba è arrivata al mare. Quello che un tempo era normalità, con gli sbocchi sul Mar Rosso attraverso l'Eritrea e Massaua come polo delle esportazioni dal Mar Rosso verso Suez e l'Europa, ormai da decenni è stato solo un sogno prima di Meles Zenawi cugino tigrino dell'ancora immarcescibile dittatore dell'Asmara Isaias Afewerki che lo ha combattuto fino alla pace del 2000. Ora la diplomazia e il denaro sono riusciti a fare quello che le armi non sono riuscire a raggiungere: la regione separatista del Somaliland ha stretto un accordo "storico" con l'Etiopia che consente ad Addis Abeba l'accesso a un porto sul Mar Rosso. Un'intesa che allarma l'intera regione, Mogadiscio in particolare.

Il patto annunciato a sorpresa il giorno di Capodanno ha scatenato la rabbia della Somalia, che solo pochi giorni prima aveva accettato di riprendere il dialogo con il Somaliland dopo anni di stallo. L'accordo con il Somaliland - la cui rivendicazione di indipendenza dalla Somalia del 1991 non è riconosciuta a livello internazionale - da' all'Etiopia, Paese senza sbocco al mare, l'accesso a lungo desiderato al Mar Rosso, una via d'acqua chiave per il commercio globale.

"Questo storico accordo garantisce l'accesso dell'Etiopia al Mar Rosso per le sue forze navali, ricambiato dal riconoscimento formale della Repubblica del Somaliland, segnando questo come una pietra miliare diplomatica significativa per il nostro Paese", ha affermato il ministero degli Esteri del Somaliland in una nota.

Come reazione immediata il presidente Hassan Sheikh Mohamud ha richiamato l’ambasciatore in Etiopia e il suo predecessore, Mohamed Abdullahi Mohamed, meglio conosciuto come Farmajo, ha detto che si tratta di «una grave preoccupazione per la Somalia e l’intera Africa». Abiy Ahmed, il premier di Addis Abeba, da anni sta cercando lo “sbocco sul mare” una delle istanze principali del suo governo che non riesce a fronteggiare la pesante crisi economica degli ultimi anni. Uno sbocco che a tre decenni dalla separazione dell'Eritrea di venta concreto e dopo una lunga guerra, combattuta con Asmara dal 1998 al 2000, le cui conseguenze non sono ancora state assorbite. Dopo la Diga del Rinascimento, questo accesso al Mar Rosso pone ora l'Etiopia al centro di una tensione regionale che potrebbe degenerare, affermano in molti, in un nuovo conflitto.

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