Poliziotti a Londra dove ci sono stati quasi cento accoltellamenti nell'ultimo anno
Ancora sangue sulle strade di Londra e ancora una volta si tratta di due casi di accoltellamenti, con un bilancio di un morto e quattro feriti e l’arresto di sette persone in totale, sei delle quali minorenni.
Il primo episodio è avvenuto giovedi, nel tardo pomeriggio, a Camberwell, nella zona sud della capitale britannica, non lontano da dove, il primo agosto scorso, era stato accoltellato a morte il rapper Sidique Kamara. Quattro adolescenti sono rimasti feriti, due in modo grave o molto grave, in una violenta zuffa fra alcune persone forse appartenenti a “baby gang”. La polizia ha poi arrestato cinque ragazzi di età compresa fra i 15 e i 16 anni.
Il secondo fatto di sangue si è verificato, invece, ieri, prima dell'alba, a Flaxen Road, settore est di Londra, dove un quarantaduenne è stato trovato agonizzante, con ferite da coltello, ed è morto sul posto. Per questo crimine Scotland Yard ha arrestato, più tardi, due sospetti, un ragazzo di 16 anni e una donna di 35.
Come ha riconosciuto il sindaco Sadiq Khan, che ha dedicato un piano al difficile problema delle gang, gli attacchi mortali con i coltelli, che sono stati 97 nei dodici mesi precedenti maggio, sono una vera emergenza per la capitale.
Londra è più violenta di New York
Un confronto fatto dalla polizia di Londra e da quella di New York, nei mesi scorsi, ha messo in luce che, tra febbraio e marzo, a Londra, ci sono stati più omicidi che nella Grande Mela. A febbraio a Londra sono state uccise 15 persone, contro le 14 di New York, mentre a marzo, nella capitale britannica, ci sono stati 22 accoltellamenti e sparatorie con vittime, contro i 21 casi di New York.
E' colpa dei tagli al welfare per il pastore Nick Walters
«La violenza provocata da bande armate è in aumento a Londra anche perché i tagli al Welfare hanno distrutto i centri sociali», secondo Nick Walters, pastore anglicano, responsabile di un progetto di recupero di criminali appartenenti alle gang alla parrocchia di Saint Mary’s, a Camden, nord di Londra. «Gli assistenti non possono avvicinare i membri delle gang, sono di competenza della polizia. Noi li andiamo a cercare, li coinvolgiamo in attività sportive. Seguiamo 50 giovani. Hanno famiglie distrutte. E a spingerli dentro le bande è un il desiderio di appartenenza».