sabato 9 gennaio 2010
Nelle ultime ore, nel corso scontri in un villaggio vicino al luogo dell'attacco contro i cristiani in Egitto, è morta anche un'altra donna. Ne dà notizia la Radio Vaticana. Il Patriarca copto ortodosso Shenouda III ha
espresso il suo sconcerto alle autorità del Cairo, chiedendo un'adeguata protezione della minoranza cristiana, vittima di attacchi da parte di gruppi fondamentalisti islamici.
  • I copti restano sotto tiro
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    Nelle ultime ore, nel corso scontri in un villaggio vicino al luogo dell'attacco contro i cristiani in Egitto, è morta anche un'altra donna. Ne dà notizia la Radio Vaticana. Il Patriarca copto ortodosso Shenouda III haespresso il suo sconcerto alle autorità del Cairo, chiedendo un'adeguata protezione della minoranza cristiana, vittima di attacchi da parte di gruppi fondamentalisti islamici. Dal canto suo, il vescovo cattolico di Luxor, mons. Youhannes Zakaria, ha chiesto ai fedeli di tutto il mondo di pregare per la comunità cristiana egiziana, che si trova in particolare difficoltà. Intanto, anche i fedeli copti in Italia si mobilitano per dire basta alle violenze anticristiane.Sei i fedeli uccisi e una guardia musulmana nell'attacco della notte fra il 6 e l'7 gennaio a Nag Hammadi, nell'alto Egitto. "Era il mio assassinio quello a cui mirava il piano", ha dichiarato il vescovo copto-ortodosso Anba Kirollos alla Meca (Middle East Christian Association) "e quando è fallito, i criminali si sono guardati attorno e hanno cominciato a sparare contro i giovani". Il vescovo ha detto di aver ricevuto diverse minacce nei giorni precedenti il Natale: "Per giorni ho atteso che succedesse qualcosa alla vigilia di Natale". Proprio per questo la comunità ha anticipato di un'ora la funzione. Il vescovo Kirillos aveva lasciato la chiesa pochi minuti prima dell'attacco. Sentendo il rumore di un'auto, è poi rientrato in chiesa dalla porta sul retro: "mentre stringevo le mani con qualcuno sulla soglia, ho sentito le raffiche di mitra e il disastro".
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