venerdì 16 agosto 2013
Migliaia di sostenitori dell'ex presidente Morsi sono scesi in piazza in diverse città del Paese per il “venerdì della collera”. Per il governo le vittime sono 27 in tutto il Paese ma secondo altre fonti ci sarebbero stati 80 morti solo al Cairo. Scontri anche a Damietta, El Arish, Alessandria e Ismailiya. La Farnesina: gli italiani restino nei resort.
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È di 27 morti il bilancio ufficiale delle vittime dei violenti scontri di oggi in Egitto diffuso dal governo. Ma secondo altre fonti il numero complessivo delle vittime al momento sarebbero più di 60. Un bilancio provvisorio, raccogliere informazioni precise tra le diverse fonti attive sul campo è complesso.Secondo un ultim'ora della rete al Jazeera, il bilancio provvisorio delle vittime sarebbe salito a 95 morti solo a Ramses Square nel cuore del Cairo. In precedenza la stessa rete aveva dato notizia che elicotteri militari avevano aperto il fuoco sui sostenitori dell'ex presidente Mohamed Morsi riuniti nella piazza cairota dove si sono concentrati i manifestanti da tutta la città.Fonti della sicurezza però riferiscono di 42 morti negli scontri a piazza Ramses, nel centro del Cairo. E di almeno dieci vittime a Ismailiya, a nord del Cairo, dove la polizia ha aperto il fuoco sui dimostranti pro-Morsi. I responsabili di una clinica nei pressi di piazza Ramses hanno lanciato un sos ai medici del Cairo: «La struttura è piena di vittime, ci servono aiuto e medicinali». Un secondo ospedale di fortuna è stato allestito nella moschea el Tawhid.Ma la violenta reazione del governo non sembra aver piegato i Fratelli musulmani che annunciano: domani (sabato, ndr) torneranno nelle piazze di tutto il Paese per dare il via alla “Settimana dell'allontanamento” (dal governo provvisorio, ndr). Lo ha annunciato, via Twitter, il portavoce, Gehad El-Haddad. Mentre proprio a Ramses Square, il cuore della protesta di oggi dei sostenitori dell'ex presidente Morsi, viene divorato dalle fiamme.I bagliori dell'incendio si vedono a grande distanza.Battaglia anche nelle altre cittàSempre secondo fonti della sicurezza un dimostrante è stato ucciso e altri tre sono stati feriti, a al Arish, nel Nord Sinai. Scontri si sono registrati anche nel governatorato di Fayyoum, a sud del Cairo, dove il bilancio degli scontri fra manifestanti e polizia è di almeno cinque morti e 70 feriti. Testimoni riferiscono di un morto negli scontri a Tanta e un altro a Mansoura. Altri otto manifestanti sono stati uccisi nella città di Damietta, nell'ambito degli scontri con le forze di sicurezza. Infine, secondo l'agenzia ufficiale di stato Mena, un poliziotto è stato ucciso durante i disordini in corso al Cairo. Ad Alessandia si contano 5 morti e 15 feriti. E la situazione nel Paese potrebbe aggravarsi ulteriormente. I militari hanno infatti lanciato un monito alla cittadinanza: state lontani da piazza Ramses e Tahrir, poichè le forze di sicurezza si apprestano a «ripristinare l'ordine» nella zona. Nel caos egiziano la propaganda di entrambe le parti è in azione. L'ultima notizia di parte è stata diffusa dalla rete al Arabiya, che - citando fonti militari - sostiene che in Ramses Square, dove si sono concentrati i sostenitori di Morsi, sono arrivate diverse macchine che hanno distribuito bandiere di al Qaeda e armi. La Farnesina: sconsigliati i viaggi in EgittoLa Farnesina sconsiglia vivamente i viggi in tutto l'Egitto. È quanto si legge sul sito del ministero. «In ragione del progressivo deterioramento del quadro generale di sicurezza, si sconsigliano i viaggi in tutto il Paese». A chi è già in loco la Farnesina suggerisce di «evitare escursioni fuori dalle installazioni turistiche ed in particolare nelle città». «Nelle località turistiche del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurgada) ed in quelle della costa nord (Marsa Mathrou, El Alamein), non si registrano al momento incidenti nè indicazioni di rischio per l'incolumità dei connazionali presenti, anche se, in ragione del continuo evolvere degli eventi non sono da escludere azioni dimostrative legate alla situazione di generale instabilità del Paese». Le Autorità locali hanno proclamato lo Stato di Emergenza in tutto il Paese, nonché il coprifuoco (dalle 19.00alle 06.00) in 14 Governatorati (Il Cairo, Giza, Alessandria, Suez, Ismailia, Assiut, Sohag, Benisuef, Minya, Sud Sinai, Nord Sinai, Beheira, Qena e Fayoum). Per quanto riguarda il Sud Sinai, Sharm è esclusa dalla misura del coprifuoco.La Farnesina inoltre invita tutti gli italiani presenti nel Paese a seguire attentamente gli sviluppi della situazione e di evitare o di limitare al massimo gli spostamenti nelle aree interessate, mantenendosi tassativamente a distanza da ogni tipo di assembramento. L'ambasciata italiana al Cairo ha diramato un sms a tutti gli italiani in Egitto invitandoli a rimanere chiusi in casa e nei resort e ad adottare la massima prudenzanel caso di spostamenti necessari.  L'ambasciata continua ad essere operativa 24 ore su 24 e riceve moltissime telefonate di connazionali dall'Italia o presenti in Egitto, sia come residenti che come turisti, aggiunge la fonte, sottolineando che vengono fornite risposte a tutti.

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